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Vendemmia anticipata, vendemmia fortunata

Il Crea incorona "i vigneti italiani come resilienti ai cambiamenti climatici"

La vendemmia 2022 sarà di qualità nonostante le difficoltà del meteo, la siccità e una campagna che parte in anticipo con una variabile da circa 7 giorni a 20, a seconda delle diverse aree viticole. Lo abbiamo anticipato a inizio agosto (Via alla vendemmia con una settimana di anticipo) ma adesso è ufficiale: questa vendemmia si preannuncia anticipata e priva di "particolari problematiche", secondo le previsioni del Centro di ricerca di viticoltura ed enologia del Crea-Consiglio per la ricerca in agricoltura.

A fornire i primi dati ha contribuito anche l'analisi dell'economia agraria, che ha elaborato le tendenze previsionali della nuova vendemmia appena partita. In particolare il Crea, nonostante l'Italia sia stata accomunata da un andamento meteo omogeneo da nord a sud con alte temperature e siccità che hanno caratterizzato la primavera, non prevede nessun dramma: anzi, incorona "il vigneto italiano come resiliente ai cambiamenti climatici".

L'annata, dunque, si presenta buona, come indicano i dati rilevati da Patrick Marcuzzo del Crea Viticoltura di Conegliano e riportati dall'Ansa. "La penuria di precipitazioni -sostiene l'esperto- ha sicuramente facilitato il controllo delle malattie fungine, riducendo anche il numero di interventi fitosanitari".

Eppure, nonostante i vigneti italiani siano stati resilienti ai cambiamenti climatici, la produzione 2022 non sarà ricordata come un'annata abbondante: questo a causa soprattutto dei vigneti non serviti da impianti di irrigazione o bacini di raccolta delle piogge. In Friuli-Venezia Giulia e in Veneto è prevista in leggero calo la quantità di produzione rispetto al 2021: si parla, rispettivamente di un -10% e -5%. 

In flessione anche Lombardia ed Emilia-Romagna e il Piemonte. In sofferenza la Sicilia con cali pari a percentuali variabili tra -5% e -10% rispetto all'annata precedente. Crescono Trentino-Alto Adige (+5% o 6% rispetto al 2021) Toscana e Puglia: per quest'ultima è previsto un 10% in più.

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EFA News - European Food Agency
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