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Whirlpool: Regione Marche chiede tavolo di confronto al Mise

Ipotesi di cessione ad una società turca scatena timori occupazionali nel territorio

La multinazionale americana attiva anche in Italia nel mercato degli elettrodomestici. Suoi anche i noti marchi Ariston, Ignis, Indesit e KitchenAid

La Regione Marche ha chiesto al Mise (ministero dello Sviluppo Economico) di attivare un tavolo di confronto con Whirlpool per prevenire scenari penalizzanti per i territori. Nei giorni scorsi l’assessorato al Lavoro aveva coinvolto gli assessori regionali al Lavoro della Campania, della Lombardia e della Toscana evidenziando le “preoccupazioni per una possibile vendita della proprietà statunitense a una società turca” e per chiedere congiuntamente al Mise l’apertura del tavolo. Nella lettera inviata al Mise giovedì 26 agosto, si evidenziano le avvisaglie “di un probabile riassetto proprietario di Whirlpool non solo nelle Marche, ma probabilmente in tutta Italia”.

Si chiede quindi “un confronto per cercare di capire il prossimo scenario e prevenire eventuali crisi che sarebbero devastanti per i territori regionali interessati”. La richiesta inoltrata al Mise fa seguito agli incontri avuti dalla Regione con i sindaci marchigiani di Fabriano e Comunanza (comuni che ospitano gli stabilimenti) e le sigle sindacali del territorio, convocate per in incontro ufficiale in Regione che si è svolto il 22 luglio: “Forte è la preoccupazione per il futuro delle fabbriche Whirlpool nelle Marche che occupano circa 1.400 lavoratori, oltre ai 500 dell’indotto”, si legge nella richiesta di convocazione inviata al Mise.

L'indizio più significativo di una possibile cessione in mano turca, che pone seri interrogativi sul futuro di Whirlpool in Italia e nell’area Emea (acronimo inglese di Europa, Medio Oriente e Africa), è arrivato la settimana scorsa da un documento pubblicato dal broker del trading online MarketScreener, dal quale si evince che il vicepresidente esecutivo del Gruppo nonché presidente dell’area Emea, Gilles Morel, riceverà un bonus cash di 3 milioni euro nel caso decidesse di dismettere le attività Emea di Whirlpool entro il 30 giugno 2024. Una pesante spada di Damocle sulla testa di oltre 4mila dipendenti in Italia, in Europa e non solo, visto che senza scrupoli i vertici dell'industria hanno già mandato a gambe all’aria il sito di Napoli. Il rischio si fa tangibile, e il momento potrebbe essere assai vicino. Anche i sindacati si sono fatti sentire.

La multinazionale americana degli elettrodomestici possiede tra l'altro anche i marchi Ariston, Ignis e Indesit nonché KitchenAid, brand noto tra gli appassionati per i suoi piccoli e grandi elettrodomestici da cucina.

CTim - 26252

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