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CLARA MOSCHINI

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Siccità, stanziati 5,7 milioni per la Liguria

Via libera dal Consiglio dei ministri al riconoscimento dello Stato di emergenza

Via libera del Consiglio dei ministri al riconoscimento dello Stato di emergenza per la siccità in Liguria. Lo stanziamento concesso di 5,7 milioni di Euro, a fronte di una richiesta per complessivi 7,5 milioni di Euro, è stato calcolato sulla base dell’istruttoria tra Regione e il Dipartimento nazionale di Protezione civile, con l’indicazione di una serie di interventi non strutturali e urgenti.

Tra gli interventi indicati nella richiesta inviata alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Dipartimento Nazionale di Protezione civile, c'è la posa o sostituzione di tubazioni, lavori per l’interconnessione di reti, il potenziamento degli impianti, ripristino di pozzi, effettuazione di trasporti con autobotti, installazione di serbatoi provvisori, la realizzazione di mini invasi. 

“Le risorse stanziate dal governo serviranno per mettere in campo le opere di somma urgenza così da dare respiro alla nostra rete idrica -spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti-. Oltre a questo, come Regione abbiamo proposto anche alcune formule per investimenti strutturali, su cui abbiamo una qualche esperienza per aver investito oltre 300 milioni di Euro per interventi di mitigazione del rischio dopo la mareggiata 2018”.

“Nel medio e lungo periodo, riteniamo fondamentale varare un piano infrastrutturale di sistema, simile a quello predisposto dopo la mareggiata del 2018, per avere cifre a disposizione su più anni e programmare gli interventi strutturali necessari -conclude il governatore ligure-. Questo ci consentirebbe di affrontare il problema non dal punto di vista emergenziale, visto che, comunque, la tendenza non crediamo migliorerà nei prossimi mesi e nei prossimi anni a causa dei cambiamenti climatici”.

La richiesta per lo Stato di emergenza era stata formulata appena tre giorni dopo la dichiarazione della situazione di "alta severità idrica" da parte delle Autorità di distretto del bacino del Po e dell’Appennino Settentrionale, in cui ricadono rispettivamente i bacini padani e tirrenici liguri.

Nei prossimi giorni, in base allo stanziamento nazionale, la Protezione civile effettuerà una ricognizione delle priorità indicate dai territori per avviare gli interventi, confrontandosi con i territori e soprattutto con gli Enti d’Ambito.



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