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CLARA MOSCHINI

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Effetto cinghiali, la Liguria vara l'Unità di pronto intervento

Prima regione a dotarsi di un nucleo misto per la gestione del rischio di incidenti stradali da fauna selvatica

L'effetto cinghiali in Liguria ha prodotto la creazione di una nuova struttura a tutela del rischio di incidenti stradali causasti dalla presenza degli ungulati per le strade cittadine. Dopo i recenti fatti che vedono protagonisti gli animali selvatici sorpresi ripetutamente a girare liberamente in centro città (Allarme cinghiali, Regione Liguria visita il parco della Maggiolina), la Regione, infatti, è la prima in Italia a dotarsi di un'Unità di pronto intervento mista composta da veterinario, polizia locale, guardia regionale faunistico venatoria.

La Giunta regionale ha approvato oggi la costituzione di due nuove Unità specialistiche di staff, interne al settore Politiche della natura e delle Aree interne, protette e marine, parchi e biodiversità: l’obiettivo è quello garantire una più efficace gestione e riduzione "del rischio di incidenti causati dalla fauna selvatica, per la tutela dell’incolumità pubblica e per la gestione del fenomeno in ambiente antropizzato". 

Altro obiettivo del nuovo nucleo, come sottolinea un comunicato ufficiale della Regione, è "sviluppare una nuova organizzazione che permetta di potenziare e migliorare la gestione della peste suina africana, dando risposte sempre più efficaci non solo nelle zone rurali, ma soprattutto in quelle antropizzate, e allo stesso tempo di potenziare la fase di studio, gestione e mitigazione del rischio".

Tutto questo, tutelando le esigenze di sicurezza dei cittadini, di salute pubblica e di tutela dell’ambiente dal punto di vista della flora e della fauna. La Regione sta, inoltre, valutando la possibilità di costituire un posto di comando avanzato inter-istituzionale che comprenda tutte le professionalità necessarie per garantire interventi efficaci e puntuali, specialmente in ambito urbano.

la prima delle due unità appena costituite è denominata “Biodiversità urbana, reti naturali e rurali”: avrà compiti di potenziamento dei dispositivi di gestione della fauna selvatica nei territori urbani, extraurbani e protetti e negli ambienti antropizzati. Si occuperà anche di:

  • valutazione della presenza della fauna autoctona e alloctona e dell’impatto sul territorio urbano, extra urbano e nelle aree rurali; 
  • supervisione delle politiche di contrasto alla diffusione della fauna selvatica con valutazione dell’impatto in ambito urbano; 
  • gestione del fenomeno di inurbamento e della gestione della fauna selvatica in condizioni di particolari complessità. 

La seconda unità specialistica si chiama “Assistenza amministrativa, tecnica e naturalistica agli Enti gestori delle Aree Protette”. Si occuperà di: 

  • supporto dello svolgimento delle attività amministrative, tecniche e naturalistiche degli enti gestori delle aree protette, con particolare riferimento alla gestione della flora e della fauna selvatica e al monitoraggio degli habitat e delle specie;
  • progettazione e gestione dei procedimenti finanziati dal Piano di sviluppo rurale e dal Fondo strategico regionale, anche in funzione della tutela ambientale e della protezione della fauna selvatica.
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EFA News - European Food Agency
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