Borgogna re dei vini. È questo in pochissime parole l'esito della classifica dei dieci vini più cari del mondo. Sul tetto di questa graduatoria luxury, stilata qualche giorno fa dal motore di ricerca Wine Searcher, svetta lo strapotere delle etichette di Borgogna i cui prezzi sono considerati ormai completamente svincolati da quelli degli altri vini. Uno sguardo alla lista dei vini di Wine Searcher rivela che nove dei dieci vini più costosi del mondo sono Borgogna: ancora di più, dei 50 vini più costosi presenti nella graduatoria completa, 44 provengono dalla Borgogna.

Lo strapotere del Borgogna è talmente evidente che si nota l'aumento dei prezzi degli altri vini da collezione, che però crescono a tassi molto più modesti. Prendiamo il Bordeaux: i prezzi di molti dei suoi vini più importanti sono diminuiti negli ultimi 12 mesi. In Italia, invece, i vini più costosi hanno registrato aumenti ancora più modesti. Meglio, almeno per prezzo, per i primi 10 vini di Napa negli Stati Uniti che hanno registrato un aumento medio del prezzo globale del 36%,

I prezzi della Borgogna, invece, sono ancora alle stelle: un carrello contenente una bottiglia di ciascuno dei vini della graduatoria di quest'anno costerebbe il 41% in più rispetto allo stesso carrello di vini dell'anno scorso. 

Vediamo, dunque, i posti principali della classifica. Primo è il Domaine Leroy Musigny Gran Cru, il vino più caro del mondo: una bottiglia costa 37.700 dollari, pari a 37.654 Euro. Secondo è Leroy Domaine d'Auvenay Chevalier-Montrachet Gran Cru che costa 31.220 dollari a bottiglia (pari a 31.182 Euro) e terzo è il Leroy Domaine d'Auvenay Criots-Batard-Montrachet Gran Cru che costa 29.731 dollari a bottiglia (pari a 29.694 Euro. Il mitico Domaine de la Romanée Conti, quest'anno è solo quinto: una bottiglia costa 25.330 dollari, praticamente la stessa cifra in Euro. 

Scorrendo la top ten salta all'occhio che la Borgogna domina ma non fa en plein, dieci su dieci: a rompere le uova nel paniere, al nono posto, c'è il Riesling di Egon Müller IV, uno dei più grandi produttori in Germania, attuale proprietario della fattoria Scharzhof, originariamente fondata nel 1797 dal francese Jean-Jacques Koch. 

Tutti i suoi vini provengono dai vigneti di Scharzhof, tra cui un QbA chiamato Scharzhof Riesling, oltre a Kabinett, Spatlese, Auslese, Beerenauslese, Trockenbeerenauslese e occasionalmente Ice Wine, che sono alcune delle espressioni puriste di Riesling prodotto al giorno d’oggi.

Per il resto non c'è storia. Le cinque lettere dell'etichetta che più di ogni altra possono fare la differenza per un vino sono quelle di Leroy. L'anno scorso c'erano tre vini provenienti dal Domaine Leroy o dalla sua consociata Domaine d'Auvenay; quest'anno metà della lista porta questo nome.A scorrere la lista dei vini più costosi, si vede che il nome Leroy è presente in 31 dei primi 50 classificati, un livello di dominio considerato pazzesco.

Un tempo la lista dei vini più costosi al mondo era composta da vini del Domaine de la Romanée-Conti, che oggi non è in grado di eguagliare i prezzi dei vini di Leroy. I tre vini del Domaine d'Auvenay presenti nella lista, tutti Chardonnay, hanno avuto un aumento medio dei prezzi al dettaglio rispettivamente del 51%, 93% e 92%. 

Ultima considerazione, quasi ovvia: i prezzi sono incredibilmente alti. L'anno scorso solo tre vini hanno superato la barriera dei 20.000 dollari: quest'anno il numero è salito a cinque.