Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Il lavoro agricolo protagonista alla Mostra del cinema di Venezia

Tecnici e agronomi al centro del docufilm di Simone Aloisio e Lorenzo Munegato

La filiera agroalimentare produce valore e pesa in maniera determinante sulla bilancia commerciale italiana. Il fabbisogno occupazionale in questo comparto richiede professionisti adeguatamente formati, vocati all’innovazione e capaci di cogliere le molteplici opportunità di crescita che offre l’agricoltura. Alcuni di loro, donne e uomini che hanno fatto dell’amore per la natura il proprio mestiere, sono fra i protagonisti del docufilm “Il buon lavoro che c’è”, presentato nel contesto della 79esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. 

Una produzione The Skill Group, firmata dal regista Simone Aloisio e dal giornalista Lorenzo Munegato. Al centro del viaggio ideale che racconta l’Italia del fare, del sacrificio, della fatica ma anche delle soddisfazioni lavorative, i tecnici di Bonifiche Ferraresi, che si occupano di agricoltura di precisione e progetti speciali sul biodiesel in Africa. 

Nel confronto tra i Paesi dell’Unione europea, l’Italia ha il maggior numero di occupati nell’agricoltura e nel 2021 si è posizionata al secondo posto sia per valore della produzione (13,5% del totale Ue) che per valore aggiunto (17,7% del totale Ue). Il cortometraggio rivela così uno spaccato interessante e offre agli osservatori un’evidenza tanto provocatoria quanto costruttiva: nonostante l’aneddotica, sul mercato le opportunità di impiego non mancano, basta saperle cogliere. E mettersi in gioco. 

Bonifiche Ferraresi, azienda agricola italiana guidata da Federico Vecchioni, attiva nella coltivazione e commercializzazione di prodotti agricoli, conta ad oggi un patrimonio di circa 7.750 ettari. I terreni di Bonifiche Ferraresi, destinati a coltivazioni di riso, mais, grano duro e tenero, orzo, barbabietole da zucchero, erba medica, soia, orticole, piante officinali e frutta, oltre ai più avanzati allevamenti di bovini da carne, sono distribuiti fra la tenuta di Jolanda di Savoia (FE), sede della società, Mirabello (FE), Santa Caterina (AR), Arborea (OR), Massa Marittima e Monterotondo Marittimo (GR). 

Non solo: la società promuove anche progettualità specifiche in Africa. Come quella seguita da Giuditta, che nel cortometraggio racconta con entusiasmo il progetto di ricerca sul biodiesel curato in Congo e finalizzato a ottenere carburante a basso impatto ambientale dall'olio estratto dai semi della pianta di ricino. Pierluigi invece, accende i riflettori sull’importanza dell’agricoltura di precisione 4.0 e su come le nuove tecnicalità impiegate in agricoltura contribuiscano sensibilmente a rendere meno faticoso il lavoro degli agricoltori. 

Ne “Il buon lavoro che c’è”, anche i tecnici agronomi di Timac Agro Italia, realtà che produce e commercializza fertilizzanti, filiale italiana di Groupe Roullier. le aziende risultano così due realtà distinte ma accomunate da un unico fil rouge: entrambe nutrono profonda fiducia nel loro capitale umano e agiscono quotidianamente in favore di una nuova concezione dell’agricoltura, valorizzata dalle competenze e dalla creatività di chi ha deciso di fare della cura della terra la propria ragione di vita, professionale e non solo.

red - 26391

EFA News - European Food Agency
Simili