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CLARA MOSCHINI

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Agricoltura, cresce il prezzo della terra

Secondo il Crea l'aumento del 2021 è stato pari al +1,1%

Il prezzo della terra ha ripreso a crescere dell'1,1%. la notizia (buona) arriva dall'indagine sul mercato fondiario dei ricercatori del Crea Politiche e Bioeconomia col supporto del Conaf, Consiglio dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali. Il rialzo del prezzo registrato nel 2021 giunge in concomitanza con l'aumento del 30% dell'attività di compravendita, sebbene il valore reale del patrimonio fondiario continui a diminuire del 12% rispetto al 2010 a causa di un tasso di inflazione nettamente superiore a quello degli ultimi anni, pari al +1,9%, nel 2021.

L'aumento dei terreni agricoli registrato nel 2021 è trainato soprattutto da Nord Ovest, Nord Est e dalle zone di pianura: il prezzo medio nazionale sfiora i 21 mila Euro a ettaro, seppur con evidenti differenze: il Nord Est registra 42.300 Euro a ettaro, il Nord Ovest 29.100 Euro e il resto d'Italia 15 mila Euro.

Secondo banca d'Italia, poi, il credito per l'acquisto di immobili in agricoltura ha recuperato solo in parte il crollo del 42% del 2020, mettendo a segno l'anno scorso un incremento del 14%. Non si segnalano particolari effetti, invece, per quanto riguarda la riforma della Pac, nonostante la progressiva convergenza degli aiuti diretti al reddito che dovrebbe premiare le zone marginali a scapito di quelle più fertili di pianura.

Anche sul mercato fondiario, però, attestano le indagini, pesa l'insicurezza della congiuntura internazionale: in futuro, infatti, non si può ancora dire se la domanda di terra crescerà o diminuirà. Secondo il Censimento Istat dell'agricoltura 2020 la superficie agricola in affitto è aumentata del 27% rispetto al precedente del 2010, con il 50% coltivata con contratti di affitto (5 milioni di ettari) e di comodato gratuito (1,2 milioni ettari). 

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EFA News - European Food Agency
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