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Caro-energia. Caseificio sociale fa appello al Governo: siamo al collasso

Bolletta energia luglio, € 120mila contro i 39mila del 2021: lo Stato intervenga

"Gli aumenti in bolletta sono insostenibili e lo Stato ci guadagna più volte, incassando sulla bolletta per i consumi energetici, per esempio, 21 mila euro di Iva rispetto ai 7 mila del 2021", dice indignato Carlo Santarelli, presidente del Caseificio Sociale Manciano

“La situazione generata dal caro bollette sta diventando drammatica. Di fronte ad aumenti esorbitanti per luce e gas, le imprese rischiano il collasso e i consumatori presto dovranno scegliere se scaldarsi o mangiare. Occorre un intervento urgente da parte del Governo per evitare pesanti conseguenze a livello sociale ed economico”: è questo l’appello lanciato da Carlo Santarelli, presidente del Caseificio Sociale Manciano, dopo aver ricevuto una bolletta da 120mila euro per i consumi energetici dell’azienda nel mese di luglio 2022, aumentata del 200 per cento rispetto ai 39mila euro pagati a luglio 2021.

 “Siamo di fronte a cifre esorbitanti - continua Santarelli - e presto ai costi energetici si aggiungeranno quelli per il gas. Dallo scorso anno il Caseificio Sociale Manciano ha un impianto per la produzione energetica a gas naturale liquefatto (GNL) a ridotto impatto ambientale, che alimenta in maniera green una parte rilevante dei nostri processi produttivi. Il costo del GNL, però, è passato da 0,70 euro al metro cubo a 3,10 euro al metro cubo. Gli aumenti in bolletta sono insostenibili e lo Stato ci guadagna più volte, incassando sulla bolletta per i consumi energetici, per esempio, 21 mila euro di Iva rispetto ai 7 mila del 2021”.

“Il nostro caseificio sociale - dice ancora il presidente - ha promosso negli anni investimenti per ridurre i consumi e sfruttare energie rinnovabili, quali l’inserimento di luci a led in tutto l’impianto di illuminazione, l’installazione di sensori per lo spegnimento automatico, la razionalizzazione dei processi produttivi e la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Adesso, questi interventi di risparmio energetico rischiano di essere ‘una goccia nel mare’ e di venire vanificati dai rincari esorbitanti che limitano in maniera enorme nuovi investimenti e prospettive di crescita”.

“I pesanti aumenti dei costi a carico del caseificio - conclude Santarelli - rischiano di ricadere sui nostri 180 soci allevatori, con un possibile aumento delle quote visto che siamo una cooperativa, e sui consumatori finali, con un incremento del costo finale dei prodotti. Sia i soci che i consumatori, però, devono già fare i conti con il caro bollette: i primi per le loro aziende agricole e i secondi per gestire l’economia familiare. Il rischio sempre più evidente e vicino è quello di un collasso generale che colpirà tutto e tutti: il costo di prodotti e servizi aumenterà, molte aziende chiuderanno, altre andranno avanti con gravi difficoltà e i consumatori dovranno compiere scelte di sopravvivenza. Non possiamo andare avanti così. Occorre un intervento serio e immediato da parte del Governo”.

CTim - 26494

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