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CLARA MOSCHINI

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Frode alla Ue, indagate Veronafiere e Unione italiana vini. Uiv: piena fiducia in Magistratura

Sequestrati oltre 2 mln di Euro nell'ambito di un'inchiesta della Procura europea

Un'inchiesta coordinata dalla Procura europea ha portato ad un sequestro del valore di 2,085 milioni di Euro ai danni di due società indagate: Veronafiere ed Unione italiana vini. L'accusa mossa dai giudici riguarda una presunta frode ai danni dell'Unione europea.

L'ipotesi di chi indaga è che le due realtà produttive abbiano "partecipato ad un bando europeo" per la "promozione di prodotti agricoli, nel mercato interno e nei Paesi terzi". Il fine sarebbe stato quello di "conseguire erogazioni pubbliche di matrice unionale" ed "ottenere un finanziamento diretto" di oltre 5 milioni di Euro. Parte di questi, oltre due milioni, sono stati già erogati in due tranche nel 2018 e nel 2020 dall'Agenzia esecutiva dell'Unione europea per i consumatori, la salute, l'agricoltura e la sicurezza alimentare.

Tre le persone indagate: l'amministratore delegato di Unione italiana vini Paolo Castelletti, il direttore finanziario ed un consulente della cooperativa. Il provvedimento di sequestro, effettuato dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, è stato autorizzato dal giudice per le indagini preliminari di Verona.

Unione Italiana Vini (Uiv), "informata sugli sviluppi dell’indagine a carico di Unione Italiana Vini Società Cooperativa e dei suoi vertici, anche alla luce del buon operato e della trasparenza da sempre dimostrata" ha fatto sapere oggi di confidare "in un rapido chiarimento della vicenda, ed esprime piena fiducia nella Magistratura, così come nell’operato del management coinvolto". 

Gic - 26575

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