Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

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NaturaSì, le banche continuano a finanziare generosamente

Rimodulato il debito con nuovi prestiti per 60 milioni

Nonostante le incertezze del business - debiti per 75 mln al 30/9/21 e 392 dipendenti in cassa integrazione da febbraio 2022 - EcorNaturaSì, l’insegna del biologico e biodinamico con una catena di 364 negozi a marchio NaturaSì e un fatturato 2021 di 473,5 milioni, non ha avuto problemi per rimodulare l’esposizione debitoria ottenendo due nuovi finanziamenti, entrambi a medio-lungo termine, per un valore complessivo di 60 milioni euro. Uno da Unicredit e dalla Banca Nazionale del Lavoro, l’altro da Intesa Sanpaolo. 

"L’operazione - spiega una nota - ha la finalità di rimodulare l’esposizione debitoria di EcorNaturaSì allo scopo di dotare il gruppo delle fonti di finanziamento necessarie al piano d’investimenti dello stesso".

Secondo il sito specializzato Bebeez, "la società è in crisi dal 2018 quando il debito netto superava i 115 milioni su un giro d’affari di 389 milioni che tuttavia aveva portato a una perdita di 18,4 milioni".

La maggioranza di EcoNaturaSì è detenuta da seguaci delle teorie antroposofiche di Rudolf Steiner. Infatti, a seguito dell’uscita dell'allora azionista di maggioranza Renzo Rosso nel 2020, l'attuale l’azionista di riferimento di EcorNaturaSì col 48% è la trevigiana Ulirosa, società controllata da Ariele Holding, di proprietà della fondazione no-profit Libera fondazione antroposofica Rudolf Steiner, presieduta da Gabriele Navilli e proprietaria dell’omonima scuola steineriana a San Vendemiano.

Altri azionisti sono la Alpa della famiglia Paravicini Crespi (29%), seguita da Invest Tre, della famiglia Rossi Cairo al 9%, la Bio Iniziative Srl che (società collegata alla diocesi di Trento), e Luisante S.A., holding con sede a Lussemburgo.

red - 26579

EFA News - European Food Agency
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