Il decreto Aiuti ter approvato dal Consiglio dei ministri, riunitosi stamani, contempla alcune misure di interesse per il settore agricolo. Lo dice Confagricoltura, riferendosi a una prima analisi del testo definitivo che verrà licenziato all’unanimità dal Cdm da cui emerge che il decreto prevede l’estensione del credito di imposta al 20% per il carburante agricolo al quarto trimestre, mentre il decreto Aiuti Bis era già intervenuto sul terzo trimestre. Prevede, inoltre, l’estensione dell’utilizzo per il riscaldamento delle serre, dei fabbricati produttivi utilizzati per gli allevamenti animali e anche alle imprese agromeccaniche.

“È un primo passo verso le richieste delle imprese -spiega il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti-. Ulteriori misure saranno tuttavia necessarie per garantire la continuità del processo produttivo all'interno della filiera agroalimentare. Si tratta di un provvedimento importante sebbene non copra il secondo trimestre 2022, quando le lavorazioni nei campi erano a pieno regime". 

Come richiesto dalla confederazione, sul fronte energia, il decreto Aiuti Ter interviene anche sui mesi di ottobre e novembre, potenziando il supporto alle imprese. In particolare, il credito di imposta per i consumi elettrici viene portato al 30% ampliando la platea di beneficiari (impianti di potenza superiore a 4,5kW), e quello per i consumi di gas viene alzato al 40%.

"Queste misure -aggiunge Confagricoltura- si aggiungono agli interventi già previsti dal decreto Aiuti Bis relativi all’azzeramento degli oneri di sistema per il quarto trimestre e al prolungamento del credito di imposta per il terzo trimestre sia sui consumi elettrici, per impianti di potenza superiore a 16,5 kW e credito di imposta al 15%, sia sul gas naturale con un credito di imposta al 25%".