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Manca l'anidride carbonica, a rischio la birra

La produzione rallenta anche in Italia: Menabrea ferma lo stabilimento di Biella

La mancanza di anidride carbonica sta mettendo in ginocchio l'industria del beverage anche in Italia. Come abbiamo anticipato a fine agosto, anche in Italia si presenta il problema che ha toccato l'aqua minerale (L'anidride carbonica scarseggia: a rischio acqua e bibite gassate) e che adesso tocca da vicino la birra, la cui produzione sta rallentando a causa della mancanza delle bollicine realizzate grazie all'anidride carbonica. 

A fermarsi, in questo momento, ci pensa uno dei marchi più noti nel nostro Paese, ossia Menabrea. "La carenza di CO2 è un problema anche da noi: oggi siamo fermi nello stabilimento di Biella, ma domani contiamo di potere ripartire" fanno sapere al telefono dagli uffici di Menabrea, così come riporta La Repubblica. 

"Il problema nel settore c'è eccome, anche da noi -spiega Pietro Di Pilato, consigliere di Unionbirrai e proprietario del birrificio Brewfist di Codogno (Lodi)-. Ne risentono meno i birrifici più piccoli perché tendono a non utilizzare anidride carbonica nelle fasi di confezionamento, ma quelli di dimensioni medie e grandi pagano le conseguenze della mancanza di materia prima". 

"Non c'è abbastanza anidride carbonica per tutti -sottolinea Di Pilato-. Manca soprattutto nella versione liquida: il mio birrificio, per esempio, ne è senza da giugno. Stiamo andando avanti con i pacchi bombole, che però costano circa tre volte tanto e vengono forniti in maniera più discontinua".

I segnali d'allarme per l'industria sono arrivati anche dalla Germania dove molti produttori di bevande, compresa quella alcolica a base di orzo, hanno messo in guardia rispetto alla possibilità di fallimenti a catena nella filiera. "Sempre più società che operano nell'industria e che dipendono dalla disponibilità di anidride carbonica si stanno fermando o stanno riducendo la loro produzione, con conseguenze spesso drammatiche", ha dichiarato al Financial Times Holger Eichele, numero uno di Deitscher Brauer Bund, l'associazione tedesca dei birrifici. 

Nei giorni scorsi, Bloomberg ha riferito che il produttore belga della birra Delirium Tremens, birra chiara belga prodotta dalla Huyghe a Melle, sta pensando di arrestare le macchine per la prima volta in oltre cento anni di attività. A fine agosto il produttore danese Carlsberg aveva messo in guardia circa un possibile stop della produzione nelle fabbriche in Polonia proprio per via della mancanza di anidride carbonica. 

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EFA News - European Food Agency
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