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CLARA MOSCHINI

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Cameo: la neutralità climatica dei suoi impianti internazionali entro fine 2022

Ad un anno dal lancio, si concretizzano i prossimi impegni a favore di ambiente, persone e buon cibo

Ad un anno dalla pubblicazione della Carta della Sostenibilità -il documento all'interno del quale Cameo ha definito i suoi impegni nei confronti dell’ambiente, delle persone e del buon cibo-, l’azienda annuncia che l’obiettivo di neutralità climatica di tutti gli stabilimenti internazionali del Gruppo di cui fa parte (emissioni “Scope 1” e “Scope 2” del Greenhouse Gas Protocol) sarà raggiunto entro la fine dell’anno. In Italia il traguardo è stato raggiunto già dal 2015 ma l’impegno dell’azienda non si è limitato a questo obiettivo: questa infatti punta "a ridurre la propria impronta di carbonio del 35% in tutte le aree di influenza dirette e indirette entro il 2030, per poi raggiungere la totale neutralità climatica entro il 2050", riporta una nota.

“Come azienda alimentare parte di un gruppo attivo a livello internazionale, ci sentiamo in dovere di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per limitare l’innalzamento della temperatura globale”, afferma Federica Ferrari, Executive Manager Corporate Communication di Cameo. “Abbiamo preso impegni precisi a partire dall’uso responsabile delle risorse naturali per preservare e migliorare le condizioni di vita delle generazioni future. Meno emissioni di CO2, meno rifiuti di plastica e spreco alimentare, più materie prime sostenibili e filiere che non praticano la deforestazione: ecco a cosa lavoriamo ogni giorno”.

Per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi, perseguendo così la strada tracciata con la Carta della Sostenibilità, è stata data forma ad un piano energetico composto da quattro step a cui tutte le sedi internazionali del gruppo si stanno attenendo, ovvero Riduzione dei consumi di energia, Utilizzo di energia rinnovabile, Acquisto di energia rinnovabile, Compensazione delle emissioni.

Oltre ai propri stabilimenti, Cameo considera infine anche tutte le fonti di emissioni indirette generate a monte e a valle della sua filiera, definite come “Scope 3” dal Greenhouse Gas Protocol. Ne sono un esempio quelle generate dalle materie prime acquistate per la produzione, dal processo di riciclo dei rifiuti generati dall’azienda, dalle trasferte dei collaboratori e dai loro spostamenti casa-lavoro. Inoltre sta lavorando per calcolare l’impronta di carbonio di tutti i propri prodotti, in modo da permettere ai consumatori di fare in futuro scelte d’acquisto sempre più eco-consapevoli. Un impegno quello dell'azienda -certificata ISO 14001 da oltre 20 anni-, che coinvolge tutti i collaboratori e che viene simbolicamente sancito dal 1999 con l’interramento, all’interno del Campus, della “Pianta dell’Anno”.

red/c - 26710

EFA News - European Food Agency
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