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CLARA MOSCHINI

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Start Up, Mia Kombucha (bevande) chiude round di finanziamento

Raccoglie 270mila Euro sulla piattaforma di Mamacrowd

Mia Kombucha, il primo brand italiano di Kombucha (antica bevanda asiatica), nato dall’idea di cinque Under35 e dalla fusione di due produzioni artigianali lombarde (Mia, appunto, nell’area di Varese, e Revolucha Kombucha nel comasco), annuncia un aumento di capitale da 270.000 euro, raccolti sulla piattaforma di equity crowdfunding Mamacrowd. 

La bevanda - che il mito vuole essere nata in Asia più di qualche millennio fa - è già diventata popolare oltreoceano e potrebbe essere il prossimo trend nel mondo del beverage Europeo: si tratta di un tè fermentato, dal sapore piacevolmente acidulo, naturalmente frizzante e dalle proprietà benefiche (è ricco di batteri buoni e aiuta l’intestino). Mia Kombucha ne diventa, con questo aumento di capitale, il primo produttore artigianale italiano, con una capacità produttiva di oltre 30.000 lattine al mese e l’ambizione di far arrivare le sue lattine di Kombucha colorate in tutti i bar e i frigoriferi di Italia.

“Il nostro Kombucha ha già raccolto intorno a sé curiosità ed entusiasmo: sono già centinaia i bar che offrono il nostro prodotto nel loro menù, e circa un terzo dei nostri clienti viene dall’e-commerce. Con le nuove risorse svilupperemo ulteriormente la diffusione di brand e prodotto, puntando all’ampliamento dei canali distributivi, e automatizzeremo il processo di inlattinamento, per poter scalare la produzione mantenendo il suo carattere artigianale - racconta Mattia Baggiani, co-founder di Mia Kombucha insieme agli amici Battista Maconi, Gabriele Mezzadri, Simone Vertemati e Ivan Parenti - Il crowdfunding è stato anche un modo per dare l’opportunità di partecipare al progetto alla community di appassionati del prodotto e dei fermentati in generale. Vogliamo che il nostro brand rispecchi i valori di inclusività, innovazione e freschezza di Mia”.

Il Kombucha è in quattro gusti: original, lampone, limone e zenzero. Dall’infusione del tè alla sua fermentazione, tutta la produzione è completamente gestita nel laboratorio di Induno Olona, in provincia di Varese. 

In una nota della società si spiega che in Nord America e in Australia il kombucha è già molto diffuso, tanto che due dei brand ad essere partiti per primi (KeVita negli USA, in California, nel 2009 e Mojo in Australia nel 2011) sono già finiti rispettivamente nell’orbita di PepsiCo e Coca Cola, per un mercato stimato in 244 milioni di dollari nel 2021 e un tasso di crescita annuo del 24%. 

red - 26718

EFA News - European Food Agency
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