Rilanciare l’agroalimentare significa promuovere la crescita dell’intero sistema produttivo italiano dopo oltre due anni di crisi sanitaria ed economica, dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo. "Lo conferma -aggiunge-, lo studio realizzato dalla Fondazione Edison e dalla Fondazione Argentina Altobelli. La ricerca colloca il settore al primo posto in Italia per occupazione, valore della produzione, valore aggiunto, investimenti fissi lordi e investimenti in impianti e macchinari".

L’agroalimentare risulta inoltre fondamentale non solo sul lato dell’offerta, ma anche per la domanda: le famiglie italiane spendono infatti in alimenti e bevande circa un terzo della spesa destinata al consumo di beni e un sesto della loro spesa totale, prosegue Tiso. La naturale conclusione che si ricava da quest’analisi è che il Paese può ripartire solo rimettendo al centro il primo settore.

"Le sorti delle famiglie e quelle delle imprese agricole sono strettamente legate -conclude-. La possibilità di acquistare cibo sano e locale a prezzi accessibili è fondamentale per coloro che sono più colpiti dalla crisi economica. Un obiettivo che può essere raggiunto soltanto garantendo la sopravvivenza dei coltivatori e tutelando la filiera agroalimentare con investimenti e misure mirate".