Siamo alla vigilia del rincaro delle bollette e di una fiducia delle imprese ai minimi da aprile 2021, almeno secondo l’Istat. In una situazione come questa, che definire drammatica è poco, l’agroalimentare italiano è il primo a scendere in piazza con la nuova legislatura. L’appuntamento è fissato per venerdì 30 settembre a partire dalle ore 9:30 a Milano, all’Arco della Pace del Parco Sempione: a guidare la protesta assieme al presidente di Coldiretti Ettore Prandini ci saranno giovani agricoltori, allevatori e pastori provenienti dalle diverse regioni, che vedono messo a rischio il proprio futuro, con vanghe, campanacci e balle di fieno, tra flash mob e provocazioni. 

L’asinella Terra sarà il simbolo della manifestazione in cui sono attesi migliaia di contadini con animali e prodotti tipici al seguito, pronti a denunciare una situazione insostenibile che minaccia il lavoro, l’economia e la sopravvivenza del made in Italy a tavola a causa dell’esplosione dei costi di produzione scatenata dalla guerra in Ucraina. 

Nell’occasione sarà presentata l’analisi della Coldiretti su “La guerra sulle tavole degli italiani” con focus sugli effetti della crisi energetica sulla filiera agroalimentare e le proposte della Coldiretti per la nuova legislatura. È prevista la presenza di rappresentanti del mondo politico, economico e dei consumatori. 

Migliaia gli agricoltori arrivati da tutta Italia faranno conoscere i primati a rischio del made in Italy enogastronomico, nella più grande fattoria mai realizzata nel centro di una città con maxi mercato contadino, street food a chilometri zero, pet therapy con gli animali della fattoria, agrichef ai fornelli, agriasilo, le eccellenze agroalimentari di Filiera Italia, le innovazioni tecnologiche a basso impatto ambientale e i prodotti del social farming. Un patrimonio da primato mondiale dell’Italia che, secondo Coldiretti, rischia di sparire sotto la pressione della crisi.