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Ue, più sostegno all'acquacoltura sostenibile

Approvata la risoluzione per mettere in evidenza i vantaggi sociali, ambientali ed economici dell'iniziativa

Un quadro normativo trasparente e affidabile per sostenere l'acquacoltura sostenibile. È quello che chiedono gli eurodeputati che hanno approvato con 486 voti a favore, 105 contrari e 27 astenuti, una risoluzione per mettere in evidenza vantaggi sociali, ambientali ed economici dell'acquacoltura sostenibile targata Ue. Prima di tutto, sostengono gli eurodeputati, è necessario ridurre la dipendenza da import, che oggi copre il 70% dei prodotti ittici consumati nell'Unione.

"Il potenziale di crescita del settore sarà sviluppato solo in un quadro prevedibile, snello e favorevole alle imprese", sottolinea la relatrice del provvedimento Clara Aguilera. Oltre due terzi (il 70%) della produzione da acquacoltura Ue è concentrato in Francia, Grecia, Italia e Spagna. 

L'orientamento dell'Ue sembra andare nella direzione auspicata da Cia, Agricoltori italiani e PescAgri, l'associazione dei pescatori italiani che, pochi giorni fa, si sono espressi per aumentare l’autosufficienza alimentare utilizzando meglio i fondi Ue per sviluppare l’allevamento ittico sostenibile e renderlo competitivo (Cia chiede al nuovo Governo di potenziare l'acquacoltura). “C’è bisogno di incentivi agli investimenti per produrre di più utilizzando al meglio i fondi del Feampa, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, per il comparto nazionale terzo a livello europeo", spiega il presidente Cia, Cristiano Fini.

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EFA News - European Food Agency
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