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CLARA MOSCHINI

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Clima e guerra mettono in crisi la sicurezza alimentare

Dall’analisi degli esperti dell’alimentazione sulla situazione mondiale incertezze sul futuro

L’indice della Fao (Food and Agricolture Organization, l’ente che monitora la situazione mondiale dell’agricoltura e dell’alimentazione delle Nazioni Unite) che rileva le variazioni mensili dei prezzi internazionali dei generi alimentari più commerciati su scala globale, ha fatto segnare in settembre un valore medio di 136,3 punti, in calo dell’1,1% rispetto ad agosto, pur rimanendo per il 5,5 percento al di sopra del livello osservato nello stesso periodo dello scorso anno. I prezzi degli oli vegetali sono quelli che hanno maggiormente contribuito alla diminuzione delle quotazioni, in calo del 6,6% nel corso di settembre. Per quanto riguarda la produzione di cereali, vera incognita nel mercato a causa del conflitto in Ucraina, le previsioni a livello mondiale nel 2022/2023 parlano attualmente di un calo nell’uso di cereali dello 0,5 percento rispetto alla precedente stagione (con un volume stimato di 2.784 milioni di tonnellate), perlopiù dovuto a una diminuzione dell’utilizzo di mangimi. È previsto anche un calo della produzione di cereali nei paesi a basso reddito con deficit alimentare pari allo 0,4% rispetto al 2021.

Inoltre, secondo il report “Prospettive dei raccolti e situazione alimentare” del Global Information and Early Warning System on Food and Agriculture (Giews) - l’ente di monitoraggio delle coltivazioni, della siccità e delle scorte alimentari della Fao che pubblica report trimestrali sulla situazione mondiale -, ci sono 45 paesi che necessitano di aiuti alimentari esterni; di questi, 33 si trovano in Africa, nove in Asia, due in America Latina e Caraibi e uno in Europa. La siccità che si protrae da anni ha ulteriormente compromesso una situazione di insicurezza alimentare di per sé già grave nell’Africa orientale, dove si attendono carestie in alcune zone della Somalia, a meno che gli aiuti umanitari non saranno intensificati. L’inflazione elevata, i complessi ambienti macroeconomici e il deprezzamento delle valute stanno aggravando le condizioni di sicurezza alimentare nei paesi a basso reddito con deficit alimentare.

red - 26943

EFA News - European Food Agency
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