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Qui!Group, a giudizio l'impero dei ticket restaurant

Chiuse le indagini per il crac da 600 milioni: si prepara il processo a Genova

Si sono chiuse le indagini per il crac Qui!Group, l'impero dei ticket restaurant guidato da Gregorio Fogliani. La firma sul provvedimento è stata apposta dal procuratore capo Francesco Pinto e del sostituto Patrizia Petruziello sancendo la chiusura dell’indagine sul maxi crack da oltre 600 milioni di Euro di “Qui Group”, il colosso dei buoni pasto creato da Fogliani che ora rischia di finire davanti ai giudici dando vita al secondo più grande processo genovese dopo quello del ponte Morandi. Nei prossimi giorni sarà fissata la data dell’udienza preliminare, quindi il gup disporrà il processo. 

Secondo quanto riporta la cronaca del Secolo XIX, i reati contestati a vario titolo dopo le indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria sono bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa aggravata e autoriciclaggio: 31 persone rischiano di finire a processo. Oltre a Fogliani anche la moglie dell’imprenditore, Luciana Calabria che è stata per un certo periodo amministratore unico di Azzurra 95, considerata la cassaforte del gruppo. Rischio di giudizio anche per le figlie, Chiara e Serena Fogliani, ma anche per Luigi Ferretto, amministratore delegato di Qui!Group, e per suo figlio Andrea. Oltre a questi rischiano il processo anche revisori dei conti che non hanno controllato la gestione delle migliaia di società del gruppo e anche alcuni prestanome. 

Non a caso oltre al filone principale che vede indagate 31 persone, una costola d'indagine vede indagate dieci persone: si tratta di prestanome a cui Fogliani e gli altri della sua cerchia avrebbero intestato le società poi fallite. Questa seconda parte verrà chiusa a breve: è stata fissata per l'11 ottobre, infatti, l'udienza stralcio per la selezione delle intercettazioni. Dopo, i due filoni potranno essere riuniti per un unico processo. 

Il dibattimento si preannuncia come il più grande per Genova dopo quello del ponte Morandi, non solo per numero di imputati ma anche e soprattutto per numero di parti civili.: in tribunale stimano un migliaio di persone offese, dal momento che il numero dei creditori ammonta a oltre ventimila persone, tra barman, ristoratori e commercianti rimasti con un pugno di mosche in mano dopo il mancato rimborso dei buoni pasto, i Qui!Ticket, da parte di Qui!Group. Questo esercito di persone potrebbe presentarsi in aula per chiederne conto insieme a dipendenti, banche e istituti di credito.

Secondo gli investigatori, il passivo di Qui!Group, quando è fallita nel settembre del 2018, sfiorava i 600 milioni di euro. La società di Fogliani aveva vinto un gigantesco appalto della Consip per fornire i ticket restaurant ai lavoratori pubblici. Un bacino di utenti enorme, da cui so capisce perché il numero di creditori sia così elevato. 

Con il collasso della capofila, le aziende collegate sono tutte via via fallite: tra queste marchi storici di Genova, come la Pasticceria Svizzera e la sua diramazione Eventi, e il bar Moody di via XII Ottobre, attività che, comunque, hanno riaperto sotto altre gestioni.

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