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CLARA MOSCHINI

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Zootecnia, successo di Anabic al Sommet de l’Élevage

Per la prima volta le eccellenze dell'allevamento bovino italiano in mostra in Francia

“Non potevamo tornare a casa con una soddisfazione più grande. Gli animali che abbiamo portato in esposizione hanno riscosso un enorme successo di pubblico sia in termini di apprezzamento che di curiosità, soprattutto davanti alla maestosità della loro stazza. Questa nostra prima partecipazione al Sommet de l’Élevage di Clermont Ferrand, in Francia, che si è svolto dal 4 al 7 ottobre scorsi, sancisce per ANABIC l’inizio di un nuovo corso che ha come obiettivo un sempre maggiore impegno verso la valorizzazione dalle razze che l’Associazione rappresent: Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica e della carne da loro prodotta”.

Per Luca Panichi, presidente dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani Carne (ANABIC), la prima partecipazione alla più importante rassegna europea di bovini da carne, che si inserisce tra le più prestigiose a livello internazionale, ha risposto alle aspettative nel migliore dei modi e ha ripagato gli enormi sforzi organizzativi richiesti.

“Proprio così – commenta a sua volta il direttore Stefano Pignani – Quando siamo partiti con alcuni splendidi esemplari di bovini di razza Chianina, Marchigiana e Romagnola da esporre al Sommet avevamo tanto entusiasmo, ma anche qualche timore che si è dissolto velocemente davanti all’affluenza che abbiamo registrato ogni giorno durante la sfilata dei nostri animali e all’interesse manifestato dai numerosissimi visitatori, tutti allevatori e operatori del settore altamente specializzati sia francesi sia provenienti da altri Paesi, che hanno sostato con attenzione davanti agli animali e al nostro stand chiedendo informazioni sempre molto dettagliate sulle razze che ANABIC rappresenta. Pochi numeri possono motivare la nostra grande soddisfazione: al Sommet de l’Élevage partecipano mediamente a ogni edizione oltre 100.000 visitatori professionali, circa 2000 animali e solo la razza Charolaise, una tra le più conosciute e importanti della Francia, quest’anno ha contato in mostra più di 400 capi. Si fa presto a capire la portata di questa manifestazione distribuita su oltre 15 ettari di spazio espositivo e molto concentrata, legittimamente, sulle razze francesi. Essere riusciti da neofiti di questa kermesse a suscitare attenzione e soprattutto interesse vuole dire aver centrato l’obiettivo che ci eravamo posti: far conoscere con competenza l’eccellenza di alcune razze di bovini da carne italiane”.

Numerosi sono stati i contatti con allevatori e operatori del mondo zootecnico provenienti da varie parti del mondo che hanno manifestato un grande interesse nei confronti dei bovini delle razze Chianina, Marchigiana e Romagnola presenti al Sommet de l’Élevage, ed emblematica a questo proposito è stata l’intenzione espressa allo stand di Anabic da un allevatore francese, che all’interno di un processo di diversificazione produttiva del suo allevamento e dopo aver valutato quale razza potrà rispondere meglio alle sue esigenze, ha manifestato l’interesse di introdurre nella sua azienda alcuni capi di bovini di una delle razze rappresentate da Anabic che intende andare a visitare nelle prossime settimane.

“Mi unisco alla dichiarazione del presidente Panichi perché la nostra partecipazione al Sommet de l’Élevage non poteva avere un esito migliore – sottolinea ancora Pignani – a cui hanno contribuito in primis gli allevatori, Marco e Matteo Luchetti di Perugia, Giuseppe Drudi di Rimini e l’azienda agricola dell’Università di Perugia, che con grande professionalità hanno saputo gestire e condurre i loro animali per l’intera durata della manifestazione, a cui va aggiunto il Centro Tori Chiaccherini di Perugia con la sua titolare, Anna Chiaccherini, ispiratrice della partecipazione di Anabic al Sommet che ha saputo trasmettere entusiasmo e determinazione. E un grazie speciale va alle Regioni Marche e Umbria che ci hanno supportato con un contributo economico sia per l’allestimento dello stand che per le spese organizzative legate alla nostra partecipazione alla rassegna. Ora dobbiamo mettere a frutto questo risultato e unirlo a tutto quello che Anabic sta facendo e farà per la valorizzazione delle carni delle razze bovine Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica. Non dimentichiamo infatti che studi scientificamente documentati hanno dimostrato che la carne di questi animali contiene un basso livello di colesterolo, sono ricche di grassi insaturi e povere di grassi saturi. Non solo – conclude il direttore Anabic - l’allevamento di questi animali, che per il 70% dei 160.000 soggetti allevati nei 5.000 allevamenti associati ad ANABIC avviene al pascolo, rappresenta un importante baluardo a tutela della biodiversità, del territorio e di quel concetto sempre più ampio racchiuso nel termine ‘sostenibilità’. Un enorme patrimonio che valorizza il territorio e che a sua volta merita un'adeguata e giusta valorizzazione anche commerciale, in Italia e nel mondo”.

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EFA News - European Food Agency
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