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La gdo italiana fa boom negli Stati Uniti

Record di ordini all'America Buys Italian 2022: in due giorni 212 incontri di business

È boom di trattative delle aziende italiane con la grande distribuzione americana. Lo attesta America Buys Italian 2022, il primo grande incoming delle catene di supermercati indipendenti degli Stati Uniti, organizzato da Export Usa e dalla Camera di Commercio Italo-Americana di New York. La partecipazione ha generato centinaia di nuovi ordini, tanto che le imprese italiane hanno già chiesto di partecipare alla seconda edizione. 

In 2 giorni si sono svolti 212 incontri di business da parte delle 56 aziende italiane in rappresentanza di 13 regioni: un successo clamoroso per Export Usa e la Italy-America Chamber of Commerce di New York che, attraverso una partnership del tutto privata e in poco tempo, hanno strutturato il primo grande incoming targato Usa, ospitando 35 tra buyer ed executives delle più importanti catene indipendenti di supermercati americani. 

Un centinaio di punti vendita statunitensi hanno guardato all'Italia come mercato target, per importare prodotti di specialità alimentari, allestirli nei propri scaffali e accontentare, in questo modo, le aspettative dei consumatori più esigenti. 

"Il 5 e il 6 ottobre scorso a Tabiano, Salsomaggiore, Parma si sono svolti 212 incontri di business, partecipati da 56 aziende italiane leader delle categorie del secco, ossia pasta e prodotti da forno, surgelati, lattiero caseari, conserve, vini e superalcolici -spiega Federico Tozzi, direttore generale della Camera di Commercio Italo-Americana di New York-. Un'affluenza importante, che ci ha permesso di capire cosa cerca la gdo americana e come intende distribuire i prodotti agroalimentari e vitivinicoli del made in Italy”.

Le 13 regioni rappresentate sono: Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Piemonte, Lombardia, Campania, Abruzzo, Marche, Sicilia, Calabria, Lazio, Umbria, Sardegna. Tra i marchi che hanno partecipato dagli Stati Uniti, si annoverano: 

  • Roche Bros, presente in Massachusetts con 20 punti vendita nell’area metropolitana di Boston; 
  • Bristol Farms; 
  • Lazy Acres Natural Market; 
  • New Leaf Market; 
  • Metropolitan Market; 
  • New Seasons Market, del gruppo Good Food Holding, 51 punti vendita prevalentemente in California tra Santa Cruz, Santa Barbara, Los Angeles e San Diego, ma anche nell’area di Vancouver nello Stato di Washington e in Oregon nell’area metropolitana di Portland); 
  • Heinen’s, presente in Ohio con 10 punti vendita nell’area metropolitana di Cleveland e 4 punti vendita in Illinois nell’area metropolitana di Chicago. 

"Più della metà del territorio italiano ha aderito, stretto trattative e soprattutto appreso come si articola la distribuzione del food & beverage negli Stati Uniti -sottolinea Muriel Nussbaumer, amministratore delegato di Export Usa-. Sapere come si comporta il consumatore americano e come sceglie cosa acquistare è stata una leva e un insegnamento importante per tutti". 

"Non saremo mai grati abbastanza ai nostri sponsor: Bper Banca e Sfera Servizi che hanno deciso di credere in questa grande manifestazione sin dall'inizio, seppur con brevissimo anticipo, dando un importante contributo sia economico sia divulgativo -aggiunge Nussbaumer-. Un plauso particolare va al team di Maserati che ha ospitato un tour aziendale dedicato interamente agli executives delle catene: alla fine della visita aziendale, piloti professionisti hanno accompagnato i nostri ospiti da Modena al Castello di Tabiano”.

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EFA News - European Food Agency
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