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CLARA MOSCHINI

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Esselunga, caso a Genova

In Comune e Regione preoccupazione per il piccolo commercio della zona

Esselunga a Genova non lascia non raddoppia ma triplica. Torna, infatti, in prima pagina il terzo punto vendita di Sestri Ponente dopo quello già attivo in via Piave, davanti al mare della passeggiata di Corso Italia, e quello in costruzione a San Benigno, a due passi dall'autostrada. Senza contare il recente progetto regionale, ancora in discussione, ossia quello di un punto vendita a Rapallo, in Tigullio, di cui abbiamo parlato pochi giorni fa (Rapallo potrebbe ospitare l'Esselunga del levante ligure). A tenere banco in questo momento è, però, il nuovo punto di Sestri Ponente per niente ben visto dai commercianti della zona. E non solo da loro.

In Regione, il consigliere Ferruccio Sansa (lista Sansa) ha presentato un'interrogazione in cui ha chiesto l’orientamento della giunta sul progetto del nuovo supermercato. "Siamo molto preoccupati perché mettere un altro supermarket proprio a Sestri Ponente rischia di minare la sopravvivenza di attività già in difficoltà per l'aumento delle bollette -sottolinea Sansa-. Contestiamo fortemente la visione della giunta comunale che rischia di cancellare il piccolo commercio, nessuno lo ha danneggiato come il centrodestra". 

La questione è arrivata anche sui tavoli del Comune dove i consiglieri Alberto Pandolfo, Pd, e Maria José Bruccoleri di Genova Civica si sono schierati contro il supermercato. Pandolfo ha domandato come la giunta Bucci "intenda riconoscere uno spazio adeguato al piccolo commercio" laddove, nelle linee guida programmatiche del sindaco stesso, si dice che "il commercio e l'artigianato sono punti chiave nello sviluppo di Genova". È, dice Pandolfo "un liberi tutti come se non ci fosse un ente pubblico che regolamenti”. 

Dal canto suo Bruccoleri ha proposto l'apertura di un tavolo con i commercianti sottolineando come "lo sbarco di una struttura di vendita di queste dimensioni porterà inevitabilmente a una desertificazione del tessuto commerciale, vivo, di Sestri Ponente. Come si possono prendere provvedimenti a supporto della piccola distribuzione -chiede Bruccoleri- sulla quale graverà l'apertura dell'ennesimo supermercato del colosso della grande distribuzione Esselunga?".

"Il Puo, il Piano urbanistico operativo -ha risposto l'assessore all'Urbanistica del Comune di Genova, Mario Mascia- prevede la demolizione di un capannone esistente e abbandonato da decenni, con volumi e superfici ridotte dalle attuali 11 mila metri cubi a 6 mila con nuovi parcheggi, un edificio autosufficiente dal punto di vista energetico, spazi verdi attrezzati, 146 posti auto ad uso pubblico per il centro storico di Sestri Ponente. Nell'ambito del recupero dell'area, oggi degradata si effettueranno lavori di sistemazione idraulica del torrente Chiaravagna per circa un milione di Euro: la cosa ridurrà il rischio di esondazione". 

"Inoltre -prosegue l'assessore- sul tetto dell'edificio, che sarà totalmente autosufficiente da un punto di vista energetico, si realizzeranno un'area giochi per bambini e 146 posti auto a servizio di Sestri Ponente. Un’opera considerata di interesse pubblico decisamente prevalente: inoltre, la realizzazione della grande struttura di vendita ha obbligo di corresponsione di un ingente onere a favore del Civ”.

Nei giorni scorsi Mascia ha assicurato che la realizzazione del supermercato avrà ricadute giovevoli per la zona: di fatto, ha sottolineato l'assessore, il Comune si è adeguato alla sentenza del Tar che ha sbloccato la terza Esselunga a Genova. 

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