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CLARA MOSCHINI

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Trento sperimenta il nuovo Istituto agrario

Innovativo percorso quadriennale del diploma tecnico-tecnologico, indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria

Parte con il prossimo anno scolastico la sperimentazione autorizzata dal ministero dell'Istruzione di un Istituto agrario per l'indirizzo territorio e ambiente. La Fondazione Edmund Mach insieme ad altre quattro scuole della Provincia autonoma di Trento hanno, infatti, ottenuto dal ministero il via libera per attivare un nuovo progetto di percorso quadriennale. Si tratta di una sezione aggiuntiva che porterà al raggiungimento del diploma di Istituto tecnico-tecnologico, indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria, nell’articolazione Gestione ambiente e territorio.

A livello nazionale la sperimentazione è stata avviata nel 2013/14 con l’intento di allineare la scuola italiana agli standard di molti paesi europei, in cui è fissato a 18 anni il compimento del livello Isced 3 (International standard classification of education) corrispondente alla nostro diploma di maturità: già quattro scuole della Provincia autonoma di Trento avevano avviato l'iter negli anni scorsi.

Gli obiettivi specifici di apprendimento e i traguardi di competenze saranno gli stessi di quelli previsti nel percorso quinquennale ordinario, ossia un unico esame di stato e lo stesso titolo di studio: le mete, però, saranno perseguite attraverso curricula nuovi, rivisti nei contenuti e nelle metodologie didattiche per rendere più efficace l’apprendimento. 

Il nuovo corso si caratterizzerà per una serie di novità:

  • potenziamento delle discipline scientifiche-tecnologiche denominate Stem, acronimo di Science, technology, engineering and mathematics);
  • insegnamento di una disciplina esclusivamente in Clil, ossia Content and language integrated learning, approccio metodologico rivolto all'apprendimento integrato di competenze linguistico-comunicative; 
  • introduzione di moduli curricolari orientati ai temi della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile;
  • attivazione di insegnamenti opzionali, anche in funzione orientativa; 
  • realizzazione di progetti di continuità e orientamento con la scuola secondaria di primo grado, il mondo del lavoro, gli ordini professionali, l’università e i percorsi terziari non accademici; 
  • potenziamento della didattica laboratoriale e digitale e di metodologie innovative; 
  • flessibilità didattica e organizzativa (adeguamento e rimodulazione del calendario scolastico annuale, dell’orario settimanale delle lezioni e del monte ore totale per disciplina).
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EFA News - European Food Agency
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