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Giovanni Toti investito del titolo di Protettore del salame

Cerimonia nell’Oratorio di San Giovanni Battista a Sant'Olcese (Genova) patria del Pat

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è stato nominato Protettore del salame a Sant'Olcese. "Un prodotto inserito in un'offerta integrata, come un palazzo di Genova o una tela di Rubens". Il salame di Sant’Olcese e Orero risulta nell’elenco del ministero dei Prodotti agroalimentari tradizionali, i cosiddetti Pat, legati al territorio con una tradizione di almeno 25 anni. 

“Non c’è dubbio si apprezzi il salame perché ha una storia, un radicamento, un’importanza culturale e gastronomica fondamentale per questo territorio, ma anche simbolo diffuso della Liguria” ha detto Toti all'atto dell'investitura avvenuta in occasione della Festa del salame di S. Olcese: il riconoscimento di cui è stato insignito il governatore durante la cerimonia solenne nell’Oratorio di San Giovanni Battista, a Sant'Olcese, è stato dato da Andrea Pedemonte Cabella la cui bisnonna oltre 100 anni fa aveva dato il via all’omonimo salumificio. 

“Un prodotto -aggiunge Toti- che è inserito in un’offerta integrata che regala alle persone che sono qui oggi un’emozione particolare fatta anche da altri prodotti come il pesto, i nostri vitigni autoctoni, o una tela di Rubens dentro un palazzo di Genova o lo scorcio di un tramonto dalle alture della città. Quei beni non delocalizzabili che fanno dell’Italia un posto unico. È difficile riprodurre la bellezza dei Rolli, o la sapienza del nostro pesto, e i profumi di una terra che è unica, compreso il salame di Sant'Olcese che fa parte a pieno titolo della nostra tradizione”.

Sembra che gli antichi liguri che abitavano la Valpolcevera avessero appreso dai Romani le tecniche per la conservazione delle carni suine, tramandate poi per secoli dai contadini della zona di S. Olcese dove un tempo era diffuso l’allevamento dei suini. La produzione a livello industriale iniziò nella prima metà dell’inizio del XIX secolo: inconfondibile il profumo di affumicato datogli dalle stufe a legna poste nei locali dove i salumi subiscono il processo di stagionatura. Una ricetta rimasta immutata nel tempo e che pone questo tipo di salami tra le eccellenze gastronomiche della Liguria, lodate addirittura in una lettera inviata dalla Regina Elisabetta prima di morire.

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EFA News - European Food Agency
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