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CLARA MOSCHINI

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Successo per la prima Festa dell'agricoltura nelle dimore storiche

Oltre 300 visitatori a dimora in 8 regioni: evento promosso dai Giovani di Confagricoltura-Anga e da Adsi

Successo per la prima Festa dell’agricoltura nelle dimore storiche italiane, evento promosso dai Giovani di Confagricoltura-Anga e dai giovani dell’Associazione dimore storiche italiane. Undici le dimore storiche che su tutto il territorio nazionale hanno aperto le loro porte a un numeroso pubblico e ospitato le aziende agricole del territorio. Il connubio tra arte e buon cibo, tra storia e tradizioni gastronomiche di un territorio, si è rivelato vincente, con un’affluenza media di circa 300 visitatori per ogni dimora. 

L'obiettivo dell'iniziativa è stato quello di promuovere allo stesso tempo i beni culturali di interesse collettivo e i prodotti agricoli del territorio delle regioni coinvolte: Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia. In Emilia Romagna hanno aperto le loro porte il Castello di Tabiano in provincia di Parma, fortezza costruita più di mille anni fa dai marchesi Pallavicini per controllare la via Emilia, e la seicentesca Villa Venenti situata a Budrio, in provincia di Bologna. 

Nel Lazio, a Frascati, ad aprire le porte al pubblico e alle aziende agricole del territorio è stata la seicentesca Villa Mergé. In Piemonte il Castello di Piovera, fortezza del XIV° secolo, e il Castello di Tagliolo, situato in una zona del Monferrato appartenuta nel corso dei secoli a diversi feudatari, fino ad arrivare ai marchesi di Tagliolo. 

In Veneto protagonista è stata la Villa di Maser, in provincia di Treviso, concepita intorno al 1550 dall’architetto Andrea Palladio, dove oltre all’esposizione e degustazione dei prodotti delle aziende, si è tenuto un momento di approfondimento sull’agricoltura con il racconto di alcune storie di successo di imprese condotte da giovani di Confagricoltura Anga Veneto. 

In Umbria la location dell’appuntamento è stato il Palazzo Pandolfi Elmi, edificio cinquecentesco, situato nel centro di Foligno. In Puglia un grande pubblico ha potuto visitare Palazzo Ducale di Alessano, costruito alla fine del XV secolo e situato in provincia di Lecce, ad Alessano appunto, nel cuore del basso Salento. 

In Sicilia è stata la volta di Palazzo Castelnuovo, edificio del XVIII° secolo, collocato nella piana dei Colli di Palermo; nei suoi giardini le aziende hanno esposto i loro prodotti e proprio qui si è tenuto un convegno che ha approfondito temi come l’architettura rurale in Sicilia e la tradizione dell’agricoltura siciliana. 

In provincia di Catania ad aprire al pubblico è stato Palazzo Spadaro Libertini, uno dei palazzi più antichi di Caltagirone, ricostruito su un impianto preesistente cinquecentesco, con una mostra dell’artista Kristo Neziraij, degustazioni dei prodotti delle aziende e visite guidate della dimora. Anche in Toscana l’evento, che si è svolto nel cuore di Firenze, a Palazzo Guicciardini, ha riscosso un grande successo di pubblico, costituito anche da molti turisti. 

“Una così forte presenza di istituzioni e curiosi in 11 dimore sparse per tutta l’Italia certifica che l’unione tra questi due mondi è importante e riconosciuta e che va senz’altro incentivata e valorizzata”, spiega il presidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga, Francesco Mastrandrea.

“Il nostro scopo -aggiunge Anna Maria Pentimalli, presidente di Adsi Giovani- era quello di valorizzare i prodotti d’eccellenza made in Italy delle aziende agricole, permettendo al contempo ai cittadini di visitare in maniera esclusiva questi luoghi”.

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