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Alimentare protagonista dell'export italiano ad agosto

Istat ha registrato una crescita del 22,7%, e del 20% in otto mesi da gennaio/Allegato

L'export cresce su base annua ma perde terreno mese su mese. È questo, in breve il quadro dell'export e dell'import italiano fotografato ad agosto dall'Istat secondo cui le esportazioni italiane sono cresciute del 24,8% in valore ad agosto e dell’1,3% in volume rispetto allo stesso mese del 2021, cioè anno su anno. Perde terreno l'export, invece, rispetto al mese precedente, cioè a luglio 2022 con una flessione del 3,6% dovuta per lo più a operazioni di cantieristica navale. 

Secondo l'Istat l’aumento dell’export in valore riflette ampi aumenti nelle vendite sia verso l’area Ue (+27,6%) sia verso i mercati extra Ue (+22,1%): l’import registra un incremento tendenziale del 59,1%, che risulta molto più intenso per l’area extra Ue (+84,0%) rispetto all’area Ue (+36,3%).

Forte rialzo per le vendite verso gli Stati Uniti in rialzo del 43% favorite anche da un cambio euro/dollaro particolarmente favorevole. Bene anche l’export verso la Francia (+26,4%), la Germania (+17%) e Spagna (+36,6%). 

Gli alimentari sono uno dei settori di punta per le esportazioni registrando una crescita del 22,7% ad agosto: meglio fanno solo la farmaceutica (+73%) e i prodotti petroliferi raffinati (+88%). Dietro agli alimentari spiccano la meccanica (+13,6%) e la chimica (+29%). 

Alimentare forte anche nei primi otto mesi del 2022, da gennaio ad agosto compreso, quando la crescita delle esportazioni è risulta complessivamente del 22,1% con prodotti alimentari, bevande e tabacco in rialzo del 20%. Aumento delle vendite, da gennaio ad agosto, anche per articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+47,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+22%), prodotti petroliferi raffinati (+109,3%), sostanze e prodotti chimici (+28%).

Il saldo della bilancia commerciale di agosto, ossia la differenza tra valore delle esportazioni e delle importazioni, è negativo per 9,5 miliardi di Euro a fronte del surplus di circa un miliardo segnato un anno fa: un rosso riconducibile al deficit energetico che sfiora 12 miliardi di euro.

Su base annua crescono molto le esportazioni verso la Turchia (+ 72,8%) mentre scendono quelle verso la Russia (- 16%). Nei mesi scorsi è stata segnalata la possibilità che la Turchia venga utilizzata come “sponda” per mandare in Russia prodotti che non potrebbero essere esportati direttamente verso Mosca per effetto delle sanzioni. 

"Su base annua, la crescita dell’export riflette un aumento sostenuto dei valori medi unitari ed è trainata soprattutto dall’aumento delle vendite di beni di consumo non durevoli, che spiega oltre un terzo dell’incremento delle esportazioni nazionali -sottolinea l'Istat-. Per l’import continuano a pesare le intense dinamiche al rialzo dei prezzi del gas naturale, in primo luogo, e dell’energia elettrica. L’aumento congiunturale e l’accelerazione della crescita su base annua dei prezzi all’import, ad agosto, è sostanzialmente dovuta al forte rialzo dei prezzi del gas naturale nell’area non euro".

Ulteriori dettagli nella nota metodologica allegata in basso a questa EFA News.

Allegati
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EFA News - European Food Agency
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