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CLARA MOSCHINI

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Caro-energia, misure Ue poco efficaci per l'agricoltura

Contro i rincari delle bollette Confagricolura chiede "sostegno finanziario comune per le imprese agricole"

“Poco efficaci e poco tempestive nell’ottica di contrastare la crescita senza precedenti e la volatilità dei prezzi del gas che stanno penalizzando famiglie e imprese”. È così che il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti definisce il pacchetto di misure presentato ieri dalla Commissione europea circa i costi dell’energia e la sicurezza dell’approvvigionamento in vista della riunione del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre.

"Nonostante le pesanti ricadute economiche della pandemia e della guerra in Ucraina -dice Giansanti-, la Ue ha lasciato invariati gli stanziamenti destinati all’agricoltura. Il corretto funzionamento del mercato unico è a rischio”.

“Ci auguriamo -aggiunge il presidente- che i capi di Stato e di governo della Ue rivolgano un pressante invito alla Commissione, affinché metta rapidamente a disposizione delle imprese agricole nuove risorse per contenere i prezzi alla produzione. Il settore agroalimentare va messo al riparo da qualsiasi forzata riduzione dei cicli di produzione che avrebbe come effetto l’ulteriore aumento dell’inflazione e della spesa delle famiglie per l’alimentazione”.

“Anche se sono state definite di emergenza molti dettagli operativi restano ancora da delineare in vista dell’entrata in vigore soltanto all’inizio del prossimo anno -sottolinea Giansanti-. Il calo dei prezzi del gas che si è registrato negli ultimi giorni dimostra il ruolo che gioca la speculazione”.

“Assolutamente inadeguate le proposte relative ai sostegni che gli Stati membri potranno destinare alla riduzione del caro bollette -prosegue il presidente di Confagricoltura-. Non sono previsti nuovi stanziamenti in un quadro di solidarietà, potrà solo essere rimodulata soltanto una parte dei fondi di coesione 2014-2020 non ancora utilizzati. Per l’Italia, sarebbero disponibili appena 4 miliardi di Euro: una somma inadeguata alle necessità, considerando che i costi energetici hanno raggiunto un’incidenza del 25% sul totale dei costi. Non è possibile continuare sulla strada degli aiuti di Stato elargiti sulla base delle capacità di spesa dei bilanci pubblici", conclude Giansanti

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EFA News - European Food Agency
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