Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Trentino, vendemmia 2022 considerata "buona"

La produzione si assesta tra un +5% e un +10% rispetto alla media storica

Una produzione superiore alla media storica, indicativamente assestata tra un +5% e un +10%, rende la vendemmia 2022 del Trentino conclusa a settembre "complessivamente buona". Il risultato, reso noto dal Consorzio Vini del Trentino, è il frutto di un anno soddisfacente, nonostante il meteo si sia rivelato particolarmente siccitoso. "Quest'anno -dice una nota del consorzio- la vendemmia è stata anticipata in Trentino come nel resto dell'Italia, andando da dopo Ferragosto a fine settembre -spiega il presidente Pietro Patton-. Questo perché è arrivata al termine di un'annata agraria con scarse precipitazioni e di conseguenza pochi problemi di sanità".

"Siamo partiti in apprensione per il caldo estivo e pensavamo di avere uva troppo matura -sottolinea all'Ansa Marco Tonini, presidente della Casa Del Vino d'Isera-. Invece i temporali di inizio settembre hanno rinfrescato l'aria e possiamo essere felici di questa annata complessivamente buona sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. È stata premiata la quota per le varietà bianche, mentre per le rosse è un'annata incredibile per livelli di maturazione, gradazione e sapore".

"Avevamo grande preoccupazione per questa vendemmia anticipata -aggiunge Goffredo Pasolli, presidente della sezione Trentino di Assoenologi-. Siamo partiti con lo Chardonnay base spumante con una produzione un po' più bassa della media, ma con le successive varietà abbiamo riscontrato un aumento medio di quantità del 6-10% rispetto allo scorso anno. Il decorso meteorologico favorevole ci ha permesso di gestire le varie zone e maturazioni fino alla fine di settembre".

Per quanto riguarda la grappa, "l'annata ha regalato uve e dunque vinacce di buona qualità -commenta Alessandro Marzadro, vicepresidente Istituto tutela grappa del Trentino-. Dal punto di vista dell'evoluzione delle vinacce possiamo dire che a causa della scarsa acidità, la grappa potrebbe risentirne perdendo qualche profumo. Dobbiamo inoltre considerare il tema energetico: per questo -aggiunge- penso che quest'annata sarà leggermente più scarsa in termini di quantità di grappa, perché le distillerie potrebbero scegliere di produrre un po' meno a favore del risparmio energetico". 

fc - 27151

EFA News - European Food Agency
Simili