Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Pam punta all'espansione in barba ai rincari

Fatturato consolidato 2022 previsto a 3,1 miliardi di Euro (+12,7)

Via alla filiera di origine integrata per le carni, e a nuove aperture

"Il fatturato consolidato a fine 2022 del nostro Gruppo dovrebbe superare quota 3,1 miliardi di Euro": la previsione è di Andrea Zoratti, 56 anni, direttore generale di Pam Panorama, catena di super e ipermercati con 6.500 addetti che da sola vale 1,7 miliardi di fatturato previsto a fine anno, +5,5%, con un +11,9% dei ricavi nel terzo trimestre. Il manager stima per il Gruppo una crescita del 12,5% rispetto al 2021 quando era a 2,7 miliardi di Euro. 

"Dovremmo chiudere l'anno con un ebitda positivo in linea con quello dell'anno scorso -sottolinea il dg-. Uno sviluppo dovuto anche all'aumento dei listini, che per noi in media è stato molto meno dei rincari che abbiamo subìto dai fornitori, e sul costo dell'energia. Spendiamo 80 Euro in più al minuto di gas rispetto all'anno scorso, in totale altri 31 milioni di Euro nei primi nove mesi. Speriamo che i prezzi scendano grazie al possibile accordo Ue ma la situazione resta complicata".

Intanto Pam Panorama punta a realizzare una filiera di origine integrata per le sue carni, con una selezione di tagli lavorati all’interno del Centro carni di Firenze. "L’obiettivo -spiega Luca Migliolaro, direttore commerciale e marketing-, è quello di valorizzare e remunerare l’intera filiera prestando attenzione all’ambiente, al benessere dell’animale, agli allevamenti, al distributore e infine al consumatore”. Per ottenere il risultato sono essenziali i controlli su tutte le fasi della filiera e il mantenimento costante della catena del freddo; attraverso un patto con gli allevatori, inoltre, devono essere definiti i metodi di allevamento e le razze scelte. Come gli incroci di razze francesi (con 3.139 tonnellate di carne lavorata nel 2021), la scottona (737 tonnellate), la razza piemontese (137 tonnellate), il bovino biologico (60 tonnellate), il vitello italiano (730 tonnellate), il suino convenzionale e biologico (104 tonnellate), l‘ovino (196 tonnellate) e il caprino. 

Anche la limousine, razza bovina di origine transalpina e portata poi in Toscana, è entrata a far parte dell’offerta. Fondamentale la collaborazione con l’Associazione italiana allevatori e l’allevamento Custode. Inoltre, come spiega una nota, tutti gli animali sono allevati senza uso di antibiotici negli ultimi 180 giorni, utilizzando un regime alimentare controllato.

Le prospettive? "Ci vuole la sfera di cristallo per individuare quello che sarà il futuro -sottolinea Zoratti-. Vogliamo, comunque, continuare a crescere cercando di coniugare le opportunità presenti sul mercato nelle aree che più ci interessano, cioè nord-ovest dove vogliamo realizzare un nuovo centro logistico innovativo entro fine 2023 inizio 2024; ci sarà anche un impianto fotovoltaico". Crescita prevista anche in Veneto, Emilia Romagna e Lazio

"Abbiamo messo in campo investimenti per 100 milioni di Euro nei prossimi tre anni per arrivare a realizzare 10 nuovi supermercati, ristrutturarne 20 e varare altri 50 piccoli negozi, in particolare Pam Local in tutta Italia -aggiunge il dg-. Affronteremo anche la crisi degli ipermercati: è in programma la riduzione della superficie di vendita fino a 3.500-5.000 metri quadrati con la concentrazione nel food in 7 supermercati; uno di questi è quello di Marghera e un altro a Treviso".

fc - 27207

EFA News - European Food Agency
Simili