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Carni rosse, ora si scopre che potrebbero prevenire cancro e ictus

Progetto Be.A. dell'Università di Napoli su benessere animale e impatti sulla salute

Migliorare gli allevamenti e renderli più sostenibili per l'ambiente, per creare prodotti di qualità e sicuri, ma anche con un impatto positivo sulla salute umana. Il progetto Be.A. del dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell'Università Federico II di Napoli in partnership con la catena di supermercati Sole 365, punta sul benessere animale e sulle qualità nutrizionali dei prodotti per agire sul benessere alimentare dei consumatori. Si parte dalla dieta mirata dei bovini, studiata sulla reale richiesta nutritiva dei singoli animali, per migliorare le caratteristiche nutraceutiche delle carni, ridurre le emissioni di metano durante il processo di ruminazione, tutelare la salute del consumatore.

"Il progetto si basa sulla corretta applicazione delle buone pratiche di allevamento dei vitelli da carne attraverso un percorso specifico", ha spiegato il professor Giuseppe Campanile del dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell'Università Federico II. Il progetto potrebbe avere esiti sorprendenti, come scoprire gli effetti benefici delle carni rosse su patologie come il cancro o l'ictus. Insomma esattamente il contrario della "vulgata ufficiale" sulle carni rosse.

In effetti, studi condotti da ricercatori della Federico II e dell'Università Vanvitelli di Caserta hanno evidenziato, in vitro e in vivo su animali da laboratorio, come alcune sostanze bioattive, quali i derivati della carnitina e le betaine, da sole o in sinergia, riducono gli effetti dello stress ossidativo delle cellule in corso di iperglicemia e inducono morte cellulare delle cellule neoplastiche. Il progetto Be.A., quindi, servirà anche per confermare i dati delle ricerche che riguardano la qualità delle carni rosse italiane.

"Quelle carni – aggiunge il professor Campanile – sono ricche di molecole bio-attive e termostabili utili a ridurre i fenomeni infiammatori e pro-infiammatori che rappresentano il comune denominatore delle patologie cronico degenerative quali obesità, neoplasie e ictus". 

Secondo Michele Apuzzo, ad di Ap Commerciale, proprietaria del brand Sole365, "il grande valore di questo progetto è proprio racchiuso nel doppio percorso di benessere che possiamo garantire sia agli animali che alle persone. Con gli allevamenti sostenibili collegati al progetto Be.A, infatti, gli animali sono protagonisti di un percorso di cura di massimo livello, in termini di nutrizione e di stile di vita. Questo ha ripercussioni positive sulla qualità della carne che offriamo ai nostri clienti finali nei nostri punti vendita, che possono acquistare un prodotto controllato che incide sulla qualità della propria alimentazione. Oltre a questo, è importante sottolineare la ricchezza umana e professionale di cui è investito il progetto, che nel contatto tra azienda e Ateneo permette di generare un flusso molto interessante per il territorio di professionalità e posti di lavoro".

red - 27214

EFA News - European Food Agency
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