Castanea, il Marrone del Mugello Igp cresce nella gdo
Da BuyFood Toscana, Fosco Ferri annuncia nuova partnership con Conad
Si chiama Castanea, come il castagno, per intenderci. Ma Castanea è anche la società cooperativa agricola di Firenzuola, vicino Firenze, in pieno Mugello, che si occupa di coltivare questo prezioso frutto, la cui origine risale all'epoca romana. E la cui distribuzione, anche nella gdo, sta crescendo sempre di più, come spiega Fosco Ferri, consigliere del Consorzio del Marrone del Mugello Igp: "Tra le catene più importanti, oltre Unicoop ed Esselunga, abbiamo una partnership con Conad, che a breve dovrebbe permettere di inserire il nostro prodotto nelle loromlinee dedicate ai territori".
L'albero del castagno è il simbolo di territori come Firenzuola, appunto, ma anche come Borgo San Lorenzo, Dicomano, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, Scarperia, Vicchio. Il Marrone del Mugello Igp è il frutto di una selezione genetica lunga quasi mille anni, celebre per le sue caratteristiche tipiche: punto di dolcezza pulito con note di mandorla, nocciola e vaniglia. Ha avuto una madrina speciale in Matilde di Canossa, che nell’XI° secolo promulgò per questo territorio regolamenti e indicazioni per la coltivazione dei castagneti, considerandoli come base per la sussistenza alimentare delle popolazioni montane.
Da allora, attraverso la pratica dell’innesto, le caratteristiche dei frutti migliori sono state ricercate e tramandate in una selezione genetica lunghissima che ha portato alla varietà del Marrone della Castanea Sativa. La sua coltivazione dura tutto l'anno e la raccolta è fra ottobre e novembre: coltivazione e uso sono descritti nel disciplinare di produzione approvato dalla Comunità europea.
Perché il marrone del Mugello non è solo un frutto: è il filo rosso dell'identità territoriale di un'area di 3.300 ettari. Dal 1996 è prodotto Igp in quanto rappresentativo dell'ecologia, dello scenario e delle tradizioni locali. Fino al primo dopoguerra il Marrone e la sua farina sono stati uno degli alimenti principali nella dieta della popolazione locale apportando elementi utili alla salute come zuccheri semplici, sali minerali, grassi insaturi e antiossidanti come Omega 3 e Omega 6. Oggi costituisce un ingrediente ricercato per ricette sia tradizionali che innovative, piatti tipici dolci e salati: il suo uso spazia dai ripieni al gelato questo perché "a un gusto dolce e pulito accompagna sentori di vaniglia, nocciola e mandorla".
Una revisione del Disciplinare di Produzione ha attuata un paio d'anni fa ha introdotto un nuovo prodotto Igp: la Farina di marrone del Mugello, anche questo reso straordinario dal processo produttivo tradizionale che coinvolge una particolare forma di architettura rurale: il seccatoio o metato. Parliamo di un edificio dove vengono essiccati lentamente i marroni con
fuoco di legna di castagno: a questa fase segue la molitura a pietra. La farina del Marrone del Mugello Igp sta ottenendo grande interesse nelle comunità del cibo che elabora nuove ricette in cui la farina dolce rappresenta l’ingrediente aromatico
"Sono ancora pochissimi i produttori che hanno ottenuto la certificazione -spiega Ferri, che è anche presidente della Cooperativa agricola Castanea-. La farina è molto interessante, perché ha una durata che copre tutto l'anno e per l'impiego più diffuso. La esporto negli Stati Uniti e in Canada, due paesi dove il prodotto è molto apprezzato: da qui, negli ultimi anni, arrivano sempre più richieste, anche grazie a fiere come BuyFood".
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EFA News - European Food Agency