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Il Tartufo bianco d'Alba batte il tempo

La Fiera Internazionale con il claim Time is up: le innovazioni necessarie a preservare il "gioiello" delle Langhe

Inutile girarci intorno: quando dici Alba pensi subito al tartufo. Lo sanno bene gli organizzatori della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba di cui l'8 ottobre è iniziata la 92a edizione che si chiuderà domenica 4 dicembre. Per nove settimane l’oro bianco delle Langhe è protagonista al Mercato mondiale del tartufo bianco nel centro storico di Alba, visitabile ogni sabato e domenica, con due aperture straordinarie, lunedì 31 ottobre e martedì 1° novembre. 

Il tema di questa 92ª edizione è la sostenibilità ambientale: non a caso il titolo è Time is up, il tempo è scaduto. “Con questo claim vogliamo sottolineare l’attenzione della Fiera a sviluppare progetti sempre contemporanei -spiega Liliana Allena, presidente della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba-. La sfida del cambiamento climatico è diventata per noi stimolo a coinvolgere le nuove generazioni”. 

Anche per questo è arrivato lo sbarco dell'oro bianco d'Alba all'interno del metaverso, iniziativa che l'ente Fiera ha presentato in occasione del capodanno del tartufo del 21 settembre. Sviluppato insieme a Hevolus Innovation e Microsoft Italia, offre un percorso espositivo phygital che aiuta a diffondere la conoscenza della filiera di questa eccellenza del made in Italy entrata da dicembre 2021, nella lista del patrimonio culturale immateriale Unesco. 

Muovendosi con il proprio avatar, i visitatori possono arrivare nel Mercato mondiale. Qui, fisicamente, ci sono gli espositori ma c'è anche il trifolao (trifulau, in piemontese). Soprattutto c'è la commissione dei giudici che certifica la qualità del prodotto. Ogni tartufo superiore ai 10 grammi viene abbinato a un sacchetto numerato: se un consumatore acquista un prodotto con dei difetti, nelle 48 ore successive può chiamare il Centro nazionale studi tartufo o gli organizzatori della fiera e il prodotto “imperfetto” gli viene sostituito. 

“Questa è l'unica fiera che ha una certificazione di qualità -sottolinea Allena-. Anche per questo la Fiera del tartufo bianco genera una ricaduta sul territorio di 150 milioni di Euro nelle sue nove settimane durante le quali arrivano ad Alba oltre 100 mila visitatori dal mondo, per il 75% stranieri, soprattutto da Stati Uniti, Asia, Cina e Corea per esempio, ma anche dal Canada, dall'Australia, dal Brasile”. 

L'Europa si conferma comunque primo mercato tra Svizzera, Germani e Francia in primis. “Nel 2021 solo al Mercato mondiale di Alba abbiamo venduto oltre 700 chili di tartufo bianco -aggiunge Allena-. Nel 2022 siamo partiti in salita, soprattutto per colpa della siccità: il tartufo ha bisogno di acqua e quest'anno non l'abbiamo quasi vista”. 

Di tartufo, in sostanza, ce n'è poco, e costa tanto. “Però è di qualità -conferma Allena-. La poca disponibilità di prodotto ha fatto schizzare verso l'alto il listino del Mercato mondiale: siamo partiti nel primo week end della fiera con un prezzo di vendita superiore a 500 Euro all'etto anche se per il consumatore un prezzo consono varia tra 250 e 400 Euro all'etto”. 

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EFA News - European Food Agency
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