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Electrolux, a rischio 600 posti in Italia

I numeri negativi del terzo trimestre mettono in moto un piano di licenziamenti anche in Italia

Electrolux ha annunciato un piano da quasi quattromila esuberi che il piano di ristrutturazione interesserà fino a 4.000 posti di lavoro in tutto il mondo, principalmente in Nord America. Adesso, però, dal coordinamento riunitosi nei giorni scorsi emergono le stime sull'Italia dove sembra che i tagli riguarderanno il 7%-8% della forza lavoro: un numero attorno ai trecento lavoratori. 

A questi vanno, però, aggiunti i contratti a termine negli stabilimenti italiani di Porcia (Pordenone) e Susegana (Treviso) che sono altrettanti. In tutto, dunque, le fabbriche italiane del Nordest potrebbero vedersi private di circa 600 posizioni lavorative della multinazionale dell’elettrodomestico.

La ristrutturazione colpirà 3.500/4.000 persone in tutto il mondo. Tre le aree in cui si concentrerà il piano di riduzione dei costi della multinazionale c'è l'azzeramento delle inefficienze della catena di approvvigionamento. Questo avverrà "adattando i piani di vendita e produzione a ciò che può essere fornito in modo stabile e per dimensionare correttamente la forza lavoro nei nostri stabilimenti", sottolinea Jonas Samuelson, ceo di Electrolux. Altri settori sui quali punta il piano di ei tagli, c'è la nuova struttura organizzativa avviata il 1° luglio 2022 e l'ottimizzazione degli investimenti in ricerca e sviluppo e marketing. 

L'annuncio dei tagli è arrivato dopo i dati del terzo trimestre che accusano perdite significative: secondo il rapporto finanziario pubblicato nei giorni scorsi, il gruppo svedese ha subito perdite nette per 605 milioni di corone pari a 55,3 milioni di Euro. Colpa della contrazione del mercato dell’elettrodomestico che, insieme ai problemi di approvvigionamento di componenti che hanno impattato sulla produzione, hanno provocato perdite nei conti di Electrolux.

"La maggior parte delle riduzioni dei costi mirate sarà raggiunta nell'area di business del Nord America ma qualcosa riguarderà anche l'Europa -spiega Samuelson- La situazione è abbastanza inedita per la sua velocità e proporzione: non siamo in grado di entrare nei dettagli per ogni stabilimento".

Le perdite sono state compensate solo in parte dall’ottimo andamento in America Latina. Medio Oriente e Africa: adesso, per il 2023, Electrolux prevede "un deterioramento della domanda" che, secondo Samuelson rimarrà decisamente "negativa".

Intanto l'azienda inizia a correre ai ripari. "Nel terzo trimestre è stato avviato un programma di riduzione dei costi e di ristrutturazione in Nord America a livello di gruppo -spiega Samuelson-. Stiamo anche riesaminando le nostre esigenze di capacità produttiva data l’attuale situazione del mercato". 

"Il programma prevede per il 2023 un contributo positivo agli utili anno su anno di 4-5 miliardi di corone svedesi pari a 360-400 milioni di Euro -aggiunge il manager-. Soldi che arriveranno sia dall’efficienza dei costi che dalla riduzione degli investimenti in innovazione e marketing. Le attività attuate nell’ambito del programma contribuiranno gradualmente ai guadagni nel corso del 2023 e nel 2024".

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EFA News - European Food Agency
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