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CLARA MOSCHINI

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De' Longhi rallenta nei primi nove mesi 2022

Ricavi in calo dell'1% da gennaio a settembre e del 4,7% nel terzo trimestre

Confermata comunque la guidance per l'anno in corso

Sono stati approvati dal consiglio di amministrazione di De’ Longhi i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2022. I ricavi si attestano a 2,12 miliardi di Euro, in calo dell'1% sullo stesso periodo del 2021. L'ebitda è a 212 milioni di Euro, pari al 10% dei ricavi, anch'esso in flessione dal 16,6% di dodici mesi fa. L'utile netto è attestato a 99,4 milioni di Euro, pari al 4,7% dei ricavi, in ribasso dal 10,8%. I ricavi sono stati sostenuti da un importante effetto valutario positivo, mentre i volumi hanno mostrato un progressivo rallentamento, penalizzati dal difficile contesto macroeconomico. La società sottolinea che "i primi nove mesi del 2022 hanno evidenziato un andamento del fatturato sostanzialmente in linea con l’anno precedente". 

Il contesto macroeconomico, dicono dall'azienda in un comunicato ufficiale, "aggravatosi con lo scoppio del conflitto russo-ucraino, ha minato la fiducia dei mercati e dei consumatori soprattutto in Europa e presenta ancora oggi elementi che sono destinati, con tutta probabilità, a perdurare nei prossimi mesi: un tale scenario ha richiesto un maggiore impegno del gruppo a sostegno della crescita di lungo termine, mantenendo elevato l'investimento nelle attività di media e comunicazione, e a protezione della marginalità intervenendo con aumenti mirati dei prezzi". 

Nel solo terzo trimestre il gruppo ha realizzato ricavi per 683,8 milioni di Euro, in calo del 4,7% rispetto al terzo trimestre 2021. L'ebitda da luglio a settembre è a 62,9 milioni di Euro, pari al 9,2% dei ricavi e in flessione rispetto al 14,7% di un anno fa. Al 30 settembre 2022, la posizione finanziaria netta di gruppo è risultata positiva per 28,8 milioni di Euro, in contrazione rispetto a 425,1 milioni di fine 2021, "dopo investimenti per 126,5 milioni e dividendi distribuiti per 124,5 milioni.

"Il terzo trimestre è risultato in linea con la nostra guidance e con le attese del mercato per l'anno -spiega l’amministratore delegato Fabio de’ Longhi-. In un contesto di grande incertezza del quadro macro, abbiamo visto un rallentamento della domanda e un conseguente eccesso di magazzino che ci stiamo impegnando a riportare gradualmente a livelli di normalità. Inoltre abbiamo neutralizzato in buona parte l'inflazione dei costi di produzione con una campagna di aumenti prezzo resa possibile dalla forza dei nostri brand e dalla fiducia accordataci dai consumatori". 

"Le indicazioni relative ai nostri segmenti core restano immutate -aggiunge de' Longhi-. Da un lato, il trend secolare del caffè,. che si conferma di anno in anno con potenzialità di crescita ancora in larga parte inespresse; dall'altro lato, una presenza radicata, in posizioni di leadership, nel mondo della nutrizione e della cucina, sostenuta dal crescente ruolo di un'alimentazione sostenibile e sana. Per l'anno in corso confermiamo la stima dei ricavi in flessione a un tasso mid-single-digit e un ebitda adjusted nell'0intervallo di 320-340 milioni di Euro".

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EFA News - European Food Agency
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