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Grano ucraino/2. Confagricoltura, bene la proroga dell'accordo

Giansanti: adesso occorre mettere mano alla crisi dei fertilizzanti


“Bene la proroga dell’accordo sulle esportazioni agroalimentari via mare dell’Ucraina per 120 giorni, è una buona notizia per la stabilità dei mercati". Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commentando l’annuncio dell’estensione dell’intesa tra la Federazione Russa e l’Ucraina, con la mediazione del Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres (vedi notizia Prorogato di 4 mesi l'accordo sul grano ucraino)

"Ora -aggiunge Giansanti- è importante che l’attenzione della comunità internazionale sia rivolta alla crisi dei fertilizzanti, in relazione ai prezzi e alla disponibilità che pesano sulle prospettive di breve e lungo periodo”. Secondo un rapporto redatto dalla Fao e dall'Organizzazione mondiale del commercio per la recente riunione del G20 in Indonesia, la crisi proseguirà anche nel 2023. Dall'adeguato apporto di fertilizzanti dipendono la quantità e la qualità dei prossimi raccolti.

Come sottolinea Confagricoltura, i mercati internazionali puntavano già da qualche giorno al rinnovo dell'accordo sul grano: sul mercato europeo Euronext, ieri i prezzi del grano si sono attestati a 317 Euro a tonnellata, scendendo sui livelli di settembre. Analogo andamento per il mais che è tornato sulle quotazioni di agosto a 306 Euro a tonnellata.

“Incassata la proroga dell’intesa, pesa sulle prospettive della sicurezza alimentare globale la crisi dei fertilizzanti -prosegue il presidente di Confagricoltura-. . I prezzi hanno raggiunto livelli senza precedenti: 150% in più nell’Unione europea in un anno. Le industrie hanno ridotto la produzione a causa delle eccessive quotazioni del gas”.

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EFA News - European Food Agency
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