Zoppas industries mette prosecco e champagne nel pet
La nuova bottiglia è sul mercato per le bollicine e gli spumanti: ma chi la utilizzerà?
Prosecco e champagne in bottiglie di plastica. Può apparire strano, ma ormai pare che la nuova frontiera sia stata attraversata. Almeno stando alla nuova invenzione dell colosso trevigiano Zoppas Industries, tramite la controllata Sipa, attiva nel settore dei macchinari e delle tecnologie per l'imbottigliamento. Opportunità di mercato e sostenibilità si trovano d'accordo su questa strada. Il vetro, spiegano da Zoppas, ha bisogno di circa 1.800 gradi per la fusione e il riciclo, la plastica in media circa 200: il consumo di energia risulta dunque nettamente differente.
Ostacoli ce ne sono, certo: il disciplinare del Prosecco non prevede l'utilizzo di bottiglie in plastica ma Sipa specifica di essere conscia di questi vincoli e di volerli rispettare: la nuova bottiglia è sul mercato per le bollicine e gli spumanti in generale, poi saranno i produttori e i consorzi a decidere se e come usarla. Fondamentale per l'innovazione, spiega Sipa, è il collo della bottiglia, la parte più somigliante alla versione in vetro: può essere tappata con il classico fungo completo di gabbietta di metallo. Anche la base ha lo stesso aspetto e funzionalità.
"In Francia si usa già la plastica per il vino ora dai Paesi nordici sono venuti a chiederci un'alternativa al vetro che sia meno energivora, ci stanno incoraggiando affinché proponiamo soluzioni -spiega Gianfranco Zoppas, presidente di Zoppas Industries-. È un mercato con ottime prospettive di crescita, per questo vogliamo entrare. Abbiamo appena fatto due fiere, una delle quali a Monaco, abbiamo portato le nostre bottiglie con il prosecco ed è stato un successone".
I clienti in questo business sono sua produttori di bottiglie che direttamente le cantine. "Soprattutto i grossi produttori possono affrontare un investimento del genere per farsi le bottiglie -aggiunge Zoppas in un'intervista Nordest economia-. Noi abbiamo fatto un catalogo, sia per i bordolesi sia per lo Champagne, per utilizzi con vini di alta qualità".
La plastica usata, sottolinea il manager, è "pet, mescolato con altri materiali per modificarne le caratteristiche di permeabilità, in modo tale da garantire due/tre anni di vita del vino. La gran parte del vino ha un consumo rapido. È presto per dire quanto possa valere questo mercato, ma è interessante: penso più di qualche milione di bottiglie".
Le bottiglie in pet sono state testate su linee di riempimento tradizionali, dimostrando perfetta intercambiabilità con le versioni in vetro. Poi c'è la differenza di peso: le versioni in pet sono più leggere, 90 grammi, contro una media della bottiglia in vetro per spumante di 720/750 grammi. Altro punto a favore del Pet, anche in ottica di logistica e di e-commerce, secondo Sipa, è l'infrangibilità.
D'altra parte il settore del vino rappresenta circa il 45% del mercato delle bottiglie di vetro e continua a crescere: attualmente ne utilizza oltre 5 milioni di tonnellate, rispetto ai 4 milioni del 2016, per un valore di oltre 2,4 miliardi di Euro.
EFA News - European Food Agency