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Tartufo e design alla Fiera internazionale di Alba

Presentata l'alzata di design "Sottosopra" per mostrare al meglio il tubero

Si rinnova il binomio fra tartufo e design nell'ambito della Fiera del Tartufo bianco d'Alba. Anche quest’anno torna la tradizione che vede ogni anno la Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba selezionare un autore per l’ideazione di uno strumento dedicato a chi desidera l’eccellenza per poter apprezzare al meglio un esemplare di Tuber Magnatum Pico. È stata, infatti, svelata presso il Truffle Hub di Roddi, in provincia di Cuneo, l’alzata Sottosopra, ideata dall’architetto e designer milanese Fabio Novembre, che andrà ad arricchire il kit per il tartufo bianco d’Alba. 

Il concept alla base del progetto rimanda a un pensiero tanto semplice quanto potente: la relazione indissolubile tra la Città di Alba e il tartufo bianco: vuole dunque celebrare questo rapporto prendendo direttamente ispirazione dalla storia della città e, in particolare, dalla pianta del suo centro storico. Il “piatto”, infatti, ripropone la forma ottagonale dell’Alba Pompeia di epoca romana. La base e lo stelo rappresentano l’origine sotterranea del prodotto, tramite una forma organica la cui sezione corrisponde con la pianta del centro storico cittadino, oltre a richiamare anche le forme del tartufo. “Il progetto si ispira alle rovine romane visitabili di Alba Sotterranea andando a creare un parallelismo con il tartufo, che cresce anch’esso sottoterra, celebrandone sia la storia che l’humus”, spiega l'ideatore.

Dopo la Pepita griffata Maison Raynaud, gli affetta-tartufi Alba disegnati da Ben van Berkel per Alessi e Xfetta creato da Davide Oldani, i guanti Trace ideati da Patricia Urquiola, le spazzole da tartufo Giacomo griffate Gufram, la nuova alzata si unisce così alla collezione del Tartufo Bianco d’Alba.

“A richiamare il tema di questa 92ª edizione della Fiera, Time is up, guardando al cambiamento climatico e all’urgenza di interventi legati alla sostenibilità, l’alzata è stata realizzata grazie alla collaborazione con la Cooperativa sociale Eta Beta di Bologna, che attraverso il progetto Servito mette ingegno, design e professionalità al servizio di responsabilità sociale, inclusione e sostenibilità ambientale”, spiega il presidente della Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba, Liliana Allena

Con un’esperienza più che ventennale, "Servito" esiste grazie all’impegno di fasce sociali cosiddette svantaggiate e di persone in situazioni di fragilità e marginalità sociale: la onlus, fondata e tuttora presieduta dall’artista di origine catalana Joan Crous, recupera e riusa, per le proprie creazioni, materiali lavorati nel rispetto della sostenibilità ambientale e sociale, temi portanti della nuova visione della Fiera.

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