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Bottega prepara il whisky di Fontanafredda

Distilleria aperta da febbraio 2023: lavora secondo i più ferrei criteri scozzesi

Per vedere la prima bottiglia in commercio "ci vorranno dodici anni". Parola di Sandro Bottega, a capo della sua Bottega Spa a Fontanafredda, in provincia di Pordenone, che meno di un anno fa ha acquisito un’area di 12 mila mq per trasferirvi una distilleria che produrrà whisky italiano. L’azienda guidata dai fratelli Barbara, Sandro e Stefano Bottega, non ha fretta, e guai se fosse così trattandosi di whisky. "Posso anticiparle che sarà whisky distillato secondo i più ferrei criteri scozzesi. La distilleria sarà operativa da febbraio", dice Bottega, presidente del gruppo trevigiano nato dal prosecco e dalla grappa e noto anche per essersi inventato un’insegna, quella dei Prosecco bar, già presente in una trentina di sedi sparse tra Europa e Medio Oriente. Il marchio, tra l'altro, sbarcherà nel 2023 anche in Nordamerica e in Australia.

Il fatturato cresce e gli investimenti aumentano: il quartier generale resta nella Marca, a Bibano di Godega di Sant’Urbano (Treviso), ma la produzione di distillati e liquori si sta spostando verso il Friuli occidentale. Oltre alla nuova distilleria di whisky, attigua a quella di grappa e al centro logistico di Fontanafredda, entro l’inizio dell’estate verrà spostata in provincia di Pordenone l’intera produzione di infusi e amari. Bottega mantiene il riserbo sulla location: anticipa solo che sarà immersa nella campagna e supererà i 10 mila metri quadri di superficie. L’investimento sarà di 5 milioni, che si sommano ai 2 milioni già destinati alla distilleria di whisky e che garantiranno una quarantina di posti di lavoro, in gran parte nuovi occupati. "Circa il 30% sono dipendenti già in forza a Bibano, gli altri li abbiamo selezionati o li stiamo selezionando", sottolinea il presidente.

Fiore all’occhiello del nuovo polo friulano sarà l’area invecchiamento, destinata ad ospitare la produzione di whisky di grappa per 3.500 ettolitri: previsto anche l’obiettivo di avere un sito autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie al fotovoltaico e probabilmente anche al biogas. "Produrre whisky -aggiunge il presidente- contribuirà a darci una visione sempre più internazionale, ma lo faremo continuando a puntare su una forte identificazione dei nostri prodotti con l’Italia e il territorio: gli alambicchi saranno italiani, come i cereali e le botti di invecchiamento, tutte botti di Amarone e Brunello". Stessa logica per le erbe utilizzate per gli amari o per le creme al liquore, "prodotte con latte delle nostre Alpi". 

Bottega Spa, capace di esportare in 160 paesi, è prossimo a superare quest'anno il fatturato di 80 milioni di Euro, in crescita del 15% rispetto ai 67 milioni del 2021. Le previsioni sono di crescita anche per il 2023: l'obiettivo di fatturato è attorno a 90 milioni, con un'espansione ulteriore dei 200 dipendenti e dei 250 occupati nell'indotto. 

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EFA News - European Food Agency
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