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Ue, fermato in extremis il blocco delle promozioni di carne, salumi e vino

La Commissione Europea ha rivisto il programma annuale di sostegno aii prodotti agroalimentari per il  2023

“È stato fermato il tentativo di escludere dai finanziamenti europei della promozione carne, salumi, vino e birra sotto attacco di un approccio ideologico che discrimina alimenti che fanno parte a pieno titolo della dieta mediterranea". Lo afferma Coldiretti nel sottolineare che la Commissione Europea ha rivisto il programma di lavoro annuale sulla Promozione dei prodotti agroalimentari per il 2023, eliminando gli elementi di penalizzazione per questi prodotti.

I limiti posti all’attività di promozione rischiavano di colpire prodotti dalla tradizioni secolari con un impatto devastante sulla biodiversità dei territorio colpendo i prodotti tipici e soprattutto famiglie impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado. L’Italia, ricordano Coldiretti e Filiera Italia, è il "paese più ricco di piccole tipicità tradizionali che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato e che senza sostegni alla promozione rischiano invece di essere condannate all’estinzione".

La carne ed i salumi italiani, precisano ancora le due organizzazioni, è un "settore di punta dell’agroalimentare nazionale grazie al lavoro di circa centomila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione con un fatturato che vale 30 miliardi. Senza dimenticare il volano economico generato dal vino italiano che vale oltre 11 miliardi di Euro di fatturato e offre opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone.

L'impegno della Commissione europea per tutelare la salute dei cittadini, secondo Coldiretti, non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. L’equilibrio nutrizionale, precisano Coldiretti e Filiera Italia, va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto.

“Il lavoro fatto negli ultimi mesi che ci ha portato a un confronto diretto con i commissari Ue Frans TimmermansJanusz Wojciechowski e Paolo Gentiloni e quello fatto dal nostro Governo ha rotto il fronte a livello europeo -spiega il presidente Coldiretti Ettore Prandini-. È necessario, però, mantenere alta la guardia perché nel prossimo regolamento non si torni a demonizzare alcuni prodotti invece che lavorare a una corretta informazione sulla quantità di alimenti che devono essere consumati nell’arco della giornata”.

“La politica di promozione dell’Ue deve continuare a sostenere tutti i prodotti agricoli dell’Unione respingendo gli atteggiamenti discriminatori che rischiano di favorire la propaganda del passaggio a una dieta unica mondiale, dove il cibo sintetico si candida a sostituire quello naturale”, aggiunge Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia.

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EFA News - European Food Agency
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