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CLARA MOSCHINI

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Pacchi danneggiati: i resi raggiungono 1,8 miliardi

E' il problema dell'e-commerce: 33 mln di consegne danneggiate durante il trasporto

Natale potrebbe portare a un conto di 1,8 miliardi di Euro di pacchi resi per colpa del danneggiamento degli articoli. È questa la rilevazione condotta da Ds Smith: l'azienda che opera nel settore degli imballaggi sostenibili, ha mostrato come, a causa dei danni causati dal trasporto subiti dai pacchi (specie quelli fragili) provenienti da operatori del commercio elettronico, il totale dei resi quest'anno potrebbe toccare vette inimmaginabili. La ricerca ha dimostrato che un tipico pacco online è sottoposto a forze G durante il trasporto,che raggiungono anche i 50 G, un valore pari a 50 volte quello della forza di gravità: un livello quasi quattro volte superiore a quello che causerebbe la perdita di coscienza di un astronauta esperto (11G) e un’accelerazione 10 volte superiore a quella che si prova sulle montagne russe (5G). 

I dettagli dell'esperimento arrivano mentre il 53% degli acquirenti online dichiara di aver ricevuto articoli pesantemente danneggiati e il 72% ammette di essersi lamentato per aver ricevuto merce danneggiata già quest'anno, per un totale di 33 milioni di consegne danneggiate: coloro che hanno ricevuto un articolo danneggiato hanno dichiarato che in media l'articolo è costato 56,1 Euro, per un valore potenziale di 1,8 miliardi di Euro di merci danneggiate inviate ogni anno. "Sebbene faccia chiaramente parte della vita di tutti i giorni, l'e-commerce è ancora una forma di acquisto relativamente nuova e, grazie alla nostra ricerca, abbiamo scoperto che le condizioni a cui sono esposti i pacchi sono molteplici -spiega Stefano Rossi, ceo di Ds Smith Packaging-. I pacchi devono essere predisposti a viaggiare a velocità sorprendenti e questo significa che le aziende devono essere pronte a proteggere gli oggetti al loro interno durante il viaggio.

"I nostri team di innovazione e progettazione verificano la velocità con cui i pacchi viaggiano e il loro impatto, e utilizzano queste informazioni per elaborare diversi progetti -aggiunge Rossi-. Utilizziamo i principi del design circolare non solo per ridurre i danni, ma anche la quantità di materiale utilizzato, in modo che i pacchi proteggano il loro contenuto e siano il più possibile sostenibili. Vogliamo nuove idee, quindi cercheremo dei partner che collaborino con noi in questo senso".

Secondo la ricerca, gli italiani hanno dichiarato che il valore medio di un articolo che decidono di restituire se danneggiato è di 21,7 Euro. I consumatori sono meno tolleranti nei confronti dei pacchi danneggiati e l'aumento del costo della vita spinge sempre più persone a restituire articoli di valore inferiore. La situazione è talmente difficile che un numero crescente di marchi prende in considerazione l'idea di far pagare il reso anche se il 56% degli acquirenti dichiara di aspettarsi il reso gratuito e il 39% la consegna gratuita. 

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EFA News - European Food Agency
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