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Alimentari, prorogata l'etichetta di origine

Firmato il decreto sui regimi sperimentali dell'indicazione

È stato prorogato fino al 31 dicembre 2023 il regime sperimentale italiano sull'indicazione in etichetta della provenienza della materia prima per pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari. Lo hanno deciso i ministri dell'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Francesco Lollobrigida, quello delle Imprese e made in Italy, Adolfo Urso e quello della Salute, Orazio Schillaci. 

I tre ministri, hanno firmato il decreto interministeriale di proroga dei regimi sperimentali dell' indicazione di origine alla luce delle consultazioni in corso sulla modifica del regolamento del parlamento e del Consiglio europeo per le informazioni ai consumatori.

Un provvedimento atteso che, come sottolinea il ministro del Masaf "pone l'Italia all'avanguardia sulla trasparenza delle informazioni ai consumatori. Si tratta -spiega Lollobrigida- di assicurare un regime di etichettatura sull'origine dell'ingrediente primario per questi alimenti ancora per un anno, in attesa delle decisioni Ue". 

"Vogliamo che i cittadini siano sempre nelle condizioni di effettuare scelte consapevoli, complete anche di indicazioni chiare sull'origine delle materie prime degli alimenti -aggiunge il ministri-. L'attuazione del regolamento sulla provenienza delle materie prime ha dimostrato che l'indicazione obbligatoria risponde bene alle richieste dei consumatori e che la nostra nazione è all'avanguardia in Europa per la trasparenza delle informazioni in etichetta". 

"Come Masaf -sottolinea Lollobrigida- continuiamo a lavorare per difendere i nostri prodotti contro l'introduzione di sistemi di etichettatura fuorvianti e dannosi che eliminano l'elemento della qualità come metodo di discernimento di un prodotto e contro ogni cibo sintetico e creato in laboratorio".

"Sono stato uno dei primi, vent'anni fa, a porre il tema delle etichettature -dice il ministro Urso-. Questo perché sono convinto che per il sistema Italia sia un valore aggiunto di eccellenza che il mondo ci invidia, sia in termini di qualità che di sicurezza per i consumatori". 

"Sui prodotti agricoli -aggiunge- abbiamo fatto passi importanti e la proroga è uno di questi. In Europa abbiamo fatto approvare anche il riconoscimento dei prodotti industriali e artigianali, contribuendo alla loro valorizzazione e promozione in Italia e all'estero".

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EFA News - European Food Agency
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