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Spesa alimentare, torna il supermercato che batte l'online

Ismea, tra i canali distributivi il supermarket vince su tutti con il 40% di preferenze

Torna la voglia di supermercato per fare la spesa, scendono i clic dell'e-commerce. È uno dei dati salienti dell'Osservatorio Ismea NielsenIQ sui consumi alimentari nei primi nove mesi, secondo il quale però gli acquisti digitali restano superiori dell'80% al periodo pre-covid. Nel 2022, però, risulta che il 6% in meno di famiglie italiane ha utilizzato il canale digitale rispetto all'anno precedente.

È un passo indietro per l'online, dopo il boom del 2020 e 2021: non a caso, la scelta del canale fisico torna a prevalere su quasi 1 milione di famiglie che nell'anno precedente avevano provato l'online. Tra i canali distributivi, segnala il report, il supermercato resta quello predominante con il 40% di preferenze e una performance positiva che, rispetto al pre-covid, gli fa guadagnare il 2%. Il discount, con il 22%, aumenta del 4% ma è anche il punto dove l'inflazione è più alta, sfiorando il 20% a inizio ottobre. A perdere terreno rispetto al 2019, invece, sono gli ipermercati passati dal 25% al 22%, come anche i negozi tradizionali dal 12% al 10%. 

Analizzando i fatturati, invece, aumentano per tutti i canali: nei primi nove mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019 si registra +24,8% per i discount, +15,3% per i supermercati, + 6,6% per gli ipermercati, +6,2% per i negozi tradizionale. 

Premio di consolazione, comunque, per l'online: il fenomeno sembra essersi consolidato, in barba a quanti pensavano fosse qualcosa di passeggero legato solo all'emergenza lockdown: secondo l'Osservatorio, infatti, le famiglie che acquistano "food on line" sono passate da 10,3 milioni ad agosto 2019 a 11,8 milioni allo stesso periodo del 2022.



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EFA News - European Food Agency
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