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CLARA MOSCHINI

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Eataly, fine d'anno col bond

Sottoscritto prestito obbligazionario da 35 milioni di Euro: rende l'8% annuo

Eataly chiude l'anno con un'operazione di rafforzamento patrimoniale. A Milano davanti al notaio Federico Mottola, infatti, Nicola Farinetti nella sua qualità di presidente del consiglio d’amministrazione ha siglato l’emissione del prestito obbligazionario denominato “up to Euro 35.000.000 unsecured fixed rate notes due 2028”. Secondo quanto riporta MF-Milano Finanza, il prestito, con durata al 31 dicembre 2028, prevede un tasso d’interesse annuale dell’8% pagato per cassa a fine di ogni anno. Si tratta, di fatto, di un’emissione obbligazionaria non convertibile per un ammontare massimo complessivo di 35 milioni di Euro. Il prestito, in una o più tranche, non sarà oggetto di rating e non verrà quotato né negoziato e rientra in un’operazione di interim financing, più conosciuto come prestito ponte.

Il prestito è rappresentato da certificati cartacei del valore unitario nominale di 100 mila Euro e vedrà una prima emissione da 20 milioni, con facoltà di Eataly di emettere non più di due ulteriori tranche fino a un massimo di 15 milioni di Euro. Eataly non ha in corso altri prestiti. Durante la riunione Farinetti ha informato che Eataly non ha in corso altri prestiti e che a fine 2021 evidenziava un capitale di 75 milioni di Euro e un patrimonio netto di 84,5 milioni di Euro. L’operazione finanziaria avviene a pochi mesi dal passaggio di mano, avvenuto a settembre, del controllo di Eataly dalla famiglia Farinetti, comunque rimasta azionista, al fondo Investindustrial guidato da Andrea Bonomi  (vedi notizia Investindustrial si pappa Eataly). 

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