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In aumento la domanda di drink low o alcol free

Iwsr: nel 2022 il settore è cresciuto del 7% in volume in 10 mercati globali chiave

Cresce la domanda di drink poco alcolici o addirittura alcol free. Lo dice l'ultimo rapporto di Iwsr drinks market analysis secondo cui le categorie no- e low-alcohol sono cresciute di oltre il 7% in volume in 10 mercati globali chiave nel 2022. Un rialzo che ha determinato una crescita in valore di mercato di 11 miliardi di dollari. La Germania rimane il più grande mercato mondiale per la categoria, seguita da Giappone, Spagna, Stati Uniti e Regno Unito. 

Secondo le previsioni, il consumo di questo settore di bevande aumenterà di un terzo entro il 2026, con un ritmo di crescita previsto del 7% tra il 2022 e il 2026, in aumento rispetto alla crescita del 5% tra il 2018 e il 2022. I volumi dei prodotti analcolici sono cresciuti del 9% nel 2022, con un cagr, un tasso di crescita annuale, che si prevede si mantenga tra il 2022 e il 2026: ora rappresentano il 70% del segmento dei prodotti analcolici e a basso contenuto alcolico, rispetto al 65% del 2018. Secondo le previsioni, da soli la birra e il sidro analcolici, contribuiranno a quasi il 70% della crescita complessiva della categoria tra il 2022 e il 2026.

Dieci sono stati i mercati esaminati: Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone, Sudafrica, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Ebbene, in queste zone, il valore del mercato dei prodotti senza e a basso contenuto alcolico ha superato gli 11 miliardi di dollari, rispetto agli 8 miliardi del 2018.

Secoindo Susie Goldspink, responsabile del settore no- e low-alcohol di Iwsr, la categoria no/low-alcohol presenta opportunità di crescita incrementale delle vendite, in quanto allarga la platea dei consumatori. "Sempre più persone -dice il manager- scelgono di evitare l’alcol in determinate occasioni o di astenersene del tutto: per questo il no-alcohol sta aumentando costantemente la sua quota nella categoria no/low". "Nella maggior parte dei mercati -aggiunge Goldspink- i prodotti analcolici crescono più rapidamente di quelli a basso contenuto alcolico: i Paesi in cui questo non vale, come il Giappone e il Brasile, sono mercati low-alcohol in fase iniziale, con una base di volumi ridotta”.



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EFA News - European Food Agency
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