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Il 17 gennaio a Roma la Giornata dell'allevatore

Momenti di riflessione e preghiera riflessione nel giorno del protettore Sant’Antonio Abate

Il 2023 per gli allevatori italiani inizia con un importante momento di riflessione e preghiera nel nome del Santo protettore di uomini e animali, Sant’Antonio Abate. Il momento verrà celebrato nel corso della XVIa Giornata dell’Allevatore in programma in Vaticano nella mattinata di martedì 17 gennaio prossimo.

Anche nel terzo millennio, il 17 gennaio rappresenta una data da non dimenticare per gli allevatori italiani: la ricorrenza della festa liturgica dedicata al santo anacoreta figura emblematica della fede cristiana e fondatore del monachesimo.

Dopo lo stop delle due edizioni precedenti dovuto alle misure di contenimento del coronavirus, a Roma l’A.i.a. Associazione italiana allevatori torma a organizzare in Vaticano questo momento di festa e di riflessione con tutta la società civile, sia dei cittadini che dei numerosi allevatori partecipanti provenienti da tutte le regioni del Paese.

Dalle prime ore della mattinata di martedì 17 gennaio 2023, in Piazza Pio XII, di fronte al celebre Colonnato del Bernini, verrà allestita la "Stalla sotto il cielo" curata dall'associazione: all’interno una rappresentanza degli animali di interesse zootecnico presenti negli allevamenti italiani: bovini, equini, ovini e caprini, conigli e avicoli.

Alle 11 si terrà la funzione liturgica all’interno della Basilica Vaticana, presso l’Altare Cattedra, presenziata dal cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica papale di San Pietro in Vaticano, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro. Al termine della messa il cardinale Gambetti assisterà alla conclusione della sfilata di cavalli e cavalieri lungo Via della Conciliazione, per poi impartire la benedizione a uomini e animali radunati in Piazza Pio XII, assieme alle rappresentanze di alcuni Reparti a Cavallo delle Forze Armate.

“Come allevatori sentiamo forte la responsabilità di garantire ai cittadini cibi provenienti dalle nostre stalle che siano frutto di azioni rispettose del benessere degli animali allevati e della tutela dell’ambiente nel quale essi vivono -spiega il presidente di A.i.a. Roberto Nocentini-. Siamo uomini di pace, osserviamo con preoccupazione quanto la scarsità di materie prime alimentari che si prospetta ogni qualvolta si scatena un conflitto, in qualsiasi parte del mondo, possa essere utilizzata come arma di ricatto verso le popolazioni colpite". 

"Inoltre -prosegue Nocentini-, tra i nostri principali scopi, abbiamo a cuore anche la conservazione della biodiversità animale di interesse zootecnico: un valore da preservare, che rappresenta poi quanto di più lontano possa esistere rispetto alla volontà di introdurre nei nostri sistemi agroalimentari cibi processati o frutto di inconcepibili creazioni da laboratorio". 

"Anche per questo -aggiunge il presidente A.i.a-, lavoriamo e ci impegniamo ogni giorno affinché nelle nostre aziende, grandi o piccole che siano, si produca tenendo ben presente che dalla cura che mettiamo allevando il bestiame dipende sia il nostro reddito che la qualità delle produzioni: la collettività, non solo quella nazionale, si aspetta che sulle proprie tavole arrivi un cibo etico e sufficiente al fabbisogno alimentare di tutti”.

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EFA News - European Food Agency
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