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La Gran Bretagna adesso teme la peste suina

Le autorità temono il diffondersi della pandemia dall'Ue: caos import ed export nel dopo Brexit

L'associazione suinicola britannica esprime preoccupazione per le regole di "esportazione" della peste suina africana. Nel Regno Unito, infatti, non sono mai stati rilevati casi di peste in suini domestici o cinghiali. Circondata dall'acqua, la nazione insulare è protetta dalla trasmissione della malattia attraverso il movimento degli animali selvatici. Tuttavia, la peste suina ha continuato a diffondersi in Europa, in particolare negli Stati centrali e orientali e la trasmissione del virus, eventualmente a seguito di attività umane, rimane una potenziale minaccia per l'industria suinicola britannica.

Quello che le autorità del Regno Unito stanno cercando di chiarire tramite l'Npa, l'associazione nazionale suinicola è cosa fare nel caso in cui scoppiasse in Gram Bretagna un focolaio di peste suina africana: non è chiaro, soprattutto se le esportazioni di suini e carne suina dal Regno Unito al resto d'Europa subiranno un arresto immediato oppure no.

Resta da vedere, prima di tutto, da parte inglese se i paesi dell'Ue accetteranno il concetto di regionalizzazione, o meglio di "compartimentazione" delle importazioni di carne suina dal Regno Unito visto che, da quando ha lasciato l'Ue, tali accordi commerciali non sono stati chiariti.

"Non sappiamo se i nostri partner commerciali riconoscerebbero la regionalizzazione se ci fosse un'epidemia adesso -sottolinea Lizzie Wilson, direttore generale dell'Npa-. Abbiamo bisogno di chiarezza su questo punto perché, senza la regionalizzazione, ci potrebbe essere un virtuale divieto generalizzato di esportazione di carne suina da qualsiasi parte del Regno Unito: e questo sarebbe catastrofico per un settore che ha già sofferto molto negli ultimi due anni".

A questo proposito, l'Npa sta cercando di ottenere chiarimenti dal Defra, il Dipartimento governativo britannico per l'ambiente, l'alimentazione e gli affari rurali e dall'Apha, l'Agenzia per la salute degli animali e delle piante. Secondo l'associazione, Defra riferisce che le due parti hanno concordato di riconoscere le rispettive zone indenni da malattie al momento dell'accordo commerciale e di cooperazione tra Regno Unito e Ue. "Se la peste suina africana venisse individuata in Gran Bretagna, dovremmo concordare con l'Ue il processo di regionalizzazione delle esportazioni britanniche", sembra abbiano dichiarato dal Dipartimento. 

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EFA News - European Food Agency
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