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Ue vieta sementi con pesticidi che mettono a rischio le api

Decisione della Corte di giustizia europea: sì al ricorso di due ong contro lo Stato belga

Gli Stati membri non possono derogare ai divieti di immissione sul mercato e uso di sementi trattate con pesticidi neonicotinoidi, nocivi alle api. Lo ha chiarito la Corte di Giustizia Ue, con una sentenza che potrebbe costituire un precedente importante, visto che l'uso in deroga di pesticidi vietati si sta rivelando frequente nell'Ue.

La Corte ha deciso con la sentenza emessa nella causa C-162/21 dal titolo "Tutela fitosanitaria: gli Stati membri non possono derogare ai divieti sull'immissione in commercio e sull'uso di sementi trattate con l'aiuto di prodotti fitosanitari contenenti neonicotinoidi".

Nella sentenza, la Corte stabilisce che "il thiamethoxam e la clotianidina sono insetticidi del gruppo dei neonicotinoidi utilizzati in agricoltura per il trattamento delle sementi inizialmente autorizzato nell'Ue. Tuttavia -riporta la Corte- a causa degli elevati rischi acuti e cronici per le api, rischi derivanti da sementi trattate con prodotti fitosanitari contenenti tali sostanze neonicotinoidi, e tenendo conto dell'elevato livello di protezione della salute degli animali, la Commissione ha adottato nel 2018 nuovi regolamenti che impongono restrizioni molto severe sull'uso di questi principi attivi". 

D'altra parte, secondo gli ultimi dati della Ong Pesticide Action Network, sono state 249 le autorizzazioni speciali concesse dalla Commissione europea a tutti gli Stati Ue dal 2019 al 2022: la maggior parte si esse riguardava proprio insetticidi della classe dei neonicotinoidi.

La decisione della Corte arriva in seguito al ricorso al Consiglio di Stato belga di due ong per la lotta contro i pesticidi e per la promozione della biodiversità, e anche di un apicoltore. La causa è stata intentata contro queste autorizzazioni, che sarebbero state concesse in modo abusivo, per diversi anni, e senza una giustificazione sufficiente. 

Secondo i ricorrenti, lo Stato belga aveva chiesto e ottenuto l'autorizzazione della Commissione sulla base delle circostanze eccezionali riconosciute dalla Direttiva pesticidi del 2009, più precisamente del Regolamento CE n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari. prodotti fitosanitari e che abroga le direttive 79/117/CEE e 91/414/CEE del Consiglio.

"I ricorrenti -scrive la Corte europea- sostengono che questi neonicotinoidi vengono utilizzati sempre più spesso attraverso la tecnica del rivestimento delle sementi: nel senso che, invece di essere spruzzati sulla coltura, vengono applicati preventivamente sui semi prima della semina, indipendentemente dalla presenza o meno degli insetti che questi prodotti sono destinati a eliminare".

Di fatto, la Corte di giustizia europea con la sua ultima sentenza ritiene che in base all'articolo 53, del Regolamento n. 1107/2009, "tale disposizione consenta agli Stati membri, in circostanze eccezionali, di autorizzare l'immissione sul mercato di prodotti fitosanitari contenenti sostanze che non sono coperte da un regolamento di approvazione. Tuttavia -scrivono i giudici Ue-, questa stessa disposizione non consente loro di derogare ai regolamenti dell'Ue specificamente finalizzati a vietare l'immissione sul mercato e l'uso di sementi trattate con tali prodotti".

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EFA News - European Food Agency
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