Nessun danno particolare, almeno per il momento, per l'agricoltura italiana, a seguito della prima ondata di freddo dell'anno. Questo il riscontro dell'osservatorio speciale del Centro Agroalimentare Roma (CaR). Secondo le rilevazioni, i prodotti ci sono e la filiera sta dimostrando di funzionare molto bene. Ciò è dovuto anche alle temperature miti delle ultime settimane, che hanno permesso di anticipare la produzione di numerose colture e di portare sulle tavole degli italiani prodotti genuini e freschissimi ogni giorno. 

“Le basse temperature registrate su tutto il territorio nazionale in questi giorni non hanno avuto almeno per il momento un impatto negativo sui prodotti ortofrutticoli”, ha dichiarato il direttore generale del Centro, Fabio Massimo Pallottini. “Le temperature calde delle ultime settimane hanno sicuramente anticipato il ciclo produttivo di molte varietà di frutta e verdura, permettendo di garantire la disponibilità di prodotti freschi. Per questo credo sia importante lanciare un avvertimento: attenzione agli aumenti di prezzo perché sono assolutamente ingiustificati. Come CaR - conclude- vogliamo rassicurare i consumatori, fermi del nostro impegno costante per vigilare su eventuali speculazioni a danno degli utenti finali”.

In sintesi, il calo della produttività fisiologico dovuto all'abbassamento delle temperature è stato attutito proprio dalle temperature miti registrate nel tardo autunno e nelle primissime settimane invernali. L'"autunno caldo", secondo il CaR, avrebbe determinato "una maggiore continuità della produzione con un’abbondanza di broccoli", mentre "un altro prodotto tipico di questo periodo sono i carciofi, sui quali il caldo ha provocato la comparsa del “pelo”, soprattutto in Sardegna. Con i primi freddi - conclude la nota - dovrebbe iniziare la seconda fase del ciclo produttivo che garantirà l’offerta di prodotti di maggiore qualità".