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Arriva lo Sprecometro, l'app che calcola il cibo buttato

Nell'ambito della Campagna Spreco Zero la nuova app è sviluppata dall'Osservatorio Waste Watcher International

L'Italia è, purtroppo, una delle nazioni europee che, in tema di spreco alimentare, devo fare ancora tanta strada prima di potersi chiamare fuori da quella che ormai è diventata una vera e propria piaga (vedi articolo Italia maglia nera dello spreco alimentare europeo). Per dare una mano a risolvere o quantomeno a contenere il problema, adesso arriva lo Sprecometro.

Parliamo della nuova app scaricabile gratuitamente che, con sole 3 domande, stima l'impatto economico in euro e ambientale in CO2 e H2o dello spreco del cibo all'interno delle mura domestiche. L'iniziativa, lanciata in vista della 10a Giornata di Prevenzione del 5 febbraio prossimo nell'ambito della Campagna Spreco Zero, fa perno su questa nuova app sviluppata dall'Osservatorio Waste Watcher International.

Grazie al dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell'università di Bologna e di Last Minute Market, il nuovo strumento misura in grammi lo spreco alimentare, facendo capire non solo quali alimenti si sprecano ma anche il perché vengono gettati via ancora buoni da mangiare. Aggiornando puntualmente il proprio comportamento grazie al diario dello spreco contenuto nell'app, si possono anche valutare i progressi fissando obiettivi di riduzione in linea con l'Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile. 

L'iniziativa è stata presentata dal fondatore Spreco Zero Andrea Segrè con l'Ambasciatore buone pratiche Andrea Maggi. L'app, una volta scaricata, richiede la registrazione l'apertura di un account rispondendo a un rapido questionario iniziale che ha l'obiettivo di targettizzare l'utilizzatore in uno dei quattro profili ossia: 

  • sprecone;
  • disattento;
  • attento;
  • parsimonioso.

I quattro profili sono differenziati in base alle abitudini di consumo e spesa alimentare, ma anche alle quantità in grammi di spreco per 23 categorie di alimenti come carne rossa, carne bianca, frutta fresca, verdure, pane. Tra l'altro, i dati relativi all'impronta carbonica sono convertiti live anche in km percorsi da un auto mentre l'impronta idrica è espressa anche in bottiglie d'acqua da 0.5 l, così da dare una veloce raffigurazione dell'impatto. 

Si può anche migliorare il proprio profilo periodicamente, grazie alla visione dei contenuti educativi previsti dall'app propone, come video (indicativamente di 2-3 minuti), schede informative di approfondimento e quiz.

Lo strumento che potrà essere vissuto in modo singolo o aggregato, vi è infatti la possibilità di creare cluster tra amici, colleghi, compagni di classe, aziende o pubblica amministrazione. 

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EFA News - European Food Agency
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