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I consigli di Federalimentare per evitare gli sprechi in cucina

Tenere sempre d'occhio le date di scadenza, congelare e, se si va al ristorante, chiedere la 'family bag'

La grande sfida di Federalimentare è "prevenire lo spreco ancor prima che si realizzi”. In occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, la federazione confindustriale del food&beverage italiano offre una serie di suggerimenti ai consumatori.

"Azioni come il riporzionamento degli alimenti in linea con nuovi stili di vita e abitudini di consumo, l’utilizzo di packaging più evoluti per preservare più a lungo sicurezza e qualità degli alimenti e garantire l’estensione della shelf-life, l’ideazione di prodotti ad alto servizio aggiunto che minimizzino le manipolazioni domestiche e le occasioni di spreco vanno proprio in questa direzione, come anche la promozione di informazioni sempre più accurate per la corretta preparazione degli alimenti e la loro conservazione a livello domestico", spiega Federalimentare in un comunicato.

Il "vademecum per il consumatore" di Federalimentare "inizia dal carrello della spesa": quando si entra al supermercato è bene avere "le idee ben chiare" ed "evitare di comprare cose inutili o doppioni". Da rispettare anche la data scadenza degli alimenti: nel caso in cui l'etichetta riporti "da consumare preferibilmente entro il…”, viene riportata una "indicazione sulla qualità", quindi il prodotto si può mangiare anche oltre quella data. Se invece si trova scritto: “da consumare entro…”, il prodotto non va mangiato oltre quella data. Nel frigo (da mantenere sempre a 4°C) vanno tenuti in evidenza gli alimenti con data di scadenza più vicina, quelli con scadenza più lontana vanno posti sul fondo. Frutta e verdura vanno nei cassetti, pesce e carne cruda al primo piano, carne cotta al secondo e affettati e formaggi nel ripiano più alto.

Se un alimento presenta una data di scadenza ravvicinata si può anche congelarlo e consumarlo fino a tre mesi dopo quella data, previo scongelamento e in frigo per un'intera notte e consumo entro le 24 ore dallo scongelamento.

Nella dispensa vanno posti tutti gli alimenti a lunga conservazione, anche quando già aperti. Per evitare che negli alimenti si annidino le “farfalline da farina”, costringendoci a buttarli, è sufficiente conservare i prodotti alimentari in contenitori rigidi in vetro e tenere la dispensa pulita.

Gli scarti è meglio conservarli in frigo e riutilizzarli a breve, magari utilizzando qualcuna delle tante ricette disponibili su Internet. Nel caso del pane, è utile affettarlo e collocarlo nel freezer poco dopo l'acquisto; se poi diventa duro, è possibile farne del pangrattato per un’altra ricetta.

Da ricordare, inoltre, il batch cooking, ovvero l'attitudine a cucinare soltanto una volta a settimana, tenendo poi da parte il prodotto che avanza per i giorni immediatamente successivi. Quando si va al ristorante, infine, e qualcosa avanza, si può chiedere la family bag: spesso il prodotto, anche quando riscaldato il giorno dopo a casa, si mantiene di ottima qualità.

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EFA News - European Food Agency
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